La figura del revisore di sostenibilità sta diventando sempre più rilevante nel panorama economico e normativo, in linea con le nuove direttive europee sulla rendicontazione ESG (ambientale, sociale e di governance). Recenti chiarimenti del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) hanno confermato che i crediti formativi acquisiti nel corso del 2024 saranno validi per l’abilitazione alla rendicontazione di sostenibilità. Questo riconoscimento rappresenta un’opportunità importante per i professionisti del settore.
Revisori di sostenibilità: il contesto normativo
Il decreto legislativo 6 settembre 2024, n. 125, ha aggiornato il quadro normativo sulla revisione legale, introducendo la figura del revisore di sostenibilità. Questa nuova competenza consente ai revisori legali di occuparsi della verifica e dell’attestazione dei bilanci di sostenibilità aziendali, un’attività sempre più richiesta dalle imprese in virtù della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD).
La normativa prevede requisiti specifici per l’abilitazione a questa nuova funzione, tra cui un percorso formativo mirato, ma offre anche un regime transitorio semplificato per i revisori già iscritti al Registro entro il 1° gennaio 2026.
Validità dei crediti formativi del 2024
La Circolare MEF n. 37 del 12 novembre 2024 ha chiarito che:
- i crediti formativi acquisiti nel 2024 saranno valutati come validi per le domande di abilitazione presentate nel 2025
- non è possibile utilizzare crediti maturati prima del 1° gennaio 2024
- per ottenere l’abilitazione, è necessario maturare almeno cinque crediti formativi annuali in materie caratterizzanti la rendicontazione di sostenibilità, come indicate nel Gruppo D) del Programma annuale 2024
- i crediti devono essere interamente conseguiti nello stesso anno, senza possibilità di ripartizione tra il 2024 e il 2025
Procedura per l’abilitazione
Per i revisori che intendono abilitarsi all’attestazione di conformità della rendicontazione di sostenibilità, il decreto stabilisce che:
- devono aver completato i crediti formativi richiesti nelle materie specifiche
- dovranno presentare domanda di abilitazione, secondo modalità che saranno definite da un decreto attuativo del MEF, di concerto con il Ministero della Giustizia e sentita la Consob
La Circolare MEF ha anticipato alcune linee guida operative in attesa dell’emanazione del decreto ministeriale, garantendo un’applicazione pratica delle disposizioni transitorie.
Obblighi formativi nel periodo transitorio
Durante il periodo transitorio, i revisori che aspirano all’abilitazione dovranno rispettare i seguenti obblighi formativi:
- conseguire almeno 20 crediti formativi annuali, di cui cinque specifici sulla rendicontazione di sostenibilità
- a partire dal 2026, l’obbligo annuale aumenterà a 25 crediti, con almeno 10 dedicati alla revisione legale e 10 alla rendicontazione di sostenibilità
Ruolo degli enti di formazione
Gli enti accreditati, le società di revisione e gli Albi di appartenenza dovranno trasmettere con tempestività le informazioni sui crediti formativi acquisiti dai revisori, in particolare quelli relativi al Gruppo D) del Programma annuale 2024. Questo permetterà una verifica rapida e accurata del rispetto degli obblighi formativi richiesti per l’abilitazione.
Perché investire nella formazione sulla sostenibilità?
Con l’estensione del perimetro delle aziende soggette alla rendicontazione ESG e l’entrata in vigore della CSRD, la figura del revisore di sostenibilità è destinata a diventare indispensabile. Essere abilitati a questa funzione consente ai professionisti di accedere a nuove opportunità di lavoro e di rispondere alle esigenze sempre più stringenti delle imprese in materia di sostenibilità.
Conclusioni
La validità dei crediti formativi maturati nel 2024 rappresenta un’occasione strategica per i revisori che vogliono abilitarsi alla rendicontazione di sostenibilità. È fondamentale pianificare il proprio percorso formativo, scegliendo corsi accreditati e monitorando le scadenze normative.
Per garantire il rispetto dei requisiti richiesti e massimizzare le opportunità offerte da questa nuova qualifica professionale, è consigliabile affidarsi a un consulente esperto o a un ente di formazione specializzato. La sostenibilità non è solo un trend, ma una realtà che sta ridefinendo le priorità delle aziende e dei professionisti.