Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un obbligo normativo fondamentale per chi gestisce affitti brevi, introdotto per garantire trasparenza, sicurezza e conformità nel settore. La scadenza per ottenere il CIN è stata prorogata al 1° gennaio 2025, offrendo ai soggetti interessati il tempo necessario per adeguarsi.
Perché è obbligatorio il CIN?
Il CIN, previsto dall’art. 13-ter del decreto-legge n. 145/2023, è stato istituito per:
- rafforzare la trasparenza del mercato degli affitti brevi
- contrastare attività irregolari nel settore dell’ospitalità
- garantire la sicurezza territoriale attraverso un controllo centralizzato
Il codice è obbligatorio per tutte le strutture ricettive e gli immobili destinati a locazioni brevi (periodi inferiori a 30 giorni). A partire dal 2 gennaio 2025, saranno applicate sanzioni in caso di mancata richiesta del CIN o mancata esposizione dello stesso negli annunci.
Come richiedere il CIN?
La richiesta del CIN avviene tramite la Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), accessibile sul portale ufficiale del Ministero del Turismo (bdsr.ministeroturismo.gov.it). La procedura prevede:
- accesso alla piattaforma con SPID o CIE
- verifica dei dati relativi alla struttura o all’immobile
- invio dell’istanza, seguendo le istruzioni fornite
È fondamentale assicurarsi che la struttura sia già in regola con eventuali obblighi locali, come l’ottenimento di codici identificativi regionali o provinciali, qualora previsti.
Cosa fare in caso di problemi?
Se la struttura non risulta associata al codice fiscale del richiedente, il Ministero consiglia di:
- verificare la conformità agli obblighi regionali
- utilizzare il form presente sulla piattaforma per segnalare eventuali strutture mancanti
Le segnalazioni saranno inoltrate alle Regioni competenti, che avvieranno una verifica. Durante questa fase, eventuali sanzioni non saranno applicate.
Utilizzo provvisorio del CIN
In caso di ritardi nella verifica regionale, la BDSR rilascerà un CIN con stato “non verificato”, che potrà essere utilizzato per pubblicare annunci e rispettare gli obblighi fino alla conclusione delle verifiche.
Perché la scadenza è stata prorogata?
La proroga al 1° gennaio 2025 è stata disposta per:
- uniformare l’applicazione della normativa su tutto il territorio nazionale
- garantire il corretto funzionamento della piattaforma BDSR
- coordinare la normativa italiana con il Regolamento UE 2024/1028, che impone l’indicazione del numero di registrazione negli annunci online
Conseguenze in caso di mancato adempimento
Dal 2 gennaio 2025, il mancato rispetto degli obblighi relativi al CIN comporterà sanzioni amministrative, che includono:
- penali per il mancato ottenimento del CIN
- sanzioni per la mancata pubblicazione o esposizione del codice negli annunci
Approfondimento consigliato
Codice CIN Affitti Brevi: richiesta entro il 1° Gennaio 2025 e regole
Conclusioni
Richiedere il Codice Identificativo Nazionale (CIN) entro il 1° gennaio 2025 è indispensabile per garantire la regolarità della tua attività di affitti brevi ed evitare sanzioni. La procedura è semplice e può essere completata online tramite la piattaforma ufficiale del Ministero del Turismo. In caso di difficoltà, affidati a un consulente fiscale per ricevere assistenza e assicurarti di rispettare pienamente la normativa.