L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato il provvedimento che definisce le regole per accedere al ravvedimento speciale, uno strumento agevolato per regolarizzare le irregolarità fiscali relative agli anni dal 2018 al 2022. Questa misura, introdotta per semplificare la compliance fiscale, consente ai contribuenti di mettersi in regola senza presentare domande o comunicazioni, ma semplicemente pagando l’importo dovuto tramite modello F24.
Come funziona il ravvedimento speciale
Il ravvedimento speciale permette ai contribuenti di correggere errori o omissioni nelle dichiarazioni fiscali già presentate, beneficiando di sanzioni ridotte. Ecco i punti principali:
- il pagamento, che può essere in un’unica soluzione o rateizzato, deve avvenire entro il 31 marzo 2025. Per chi opta per la rateizzazione, l’importo può essere suddiviso in un massimo di 24 rate mensili di pari importo, con interessi calcolati al tasso legale. Un eventuale ritardo nel pagamento di una rata, diversa dalla prima, non comporta la decadenza del beneficio, purché la rata venga versata entro la scadenza della successiva.
- per ciascuna annualità da regolarizzare, è necessario presentare un modello F24. Nel campo “Anno di riferimento” va indicata l’annualità specifica, insieme al numero di rate totali, utilizzando i codici tributo istituiti con la risoluzione n. 50 del 17 ottobre.
Semplificazione: nessuna comunicazione necessaria
Uno degli aspetti innovativi del ravvedimento speciale è l’assenza di nuovi adempimenti burocratici. Non è richiesta alcuna domanda: l’adesione si perfeziona automaticamente con il pagamento tramite modello F24. Questa semplificazione mira a facilitare l’accesso alla sanatoria, rendendo il processo rapido ed efficiente per i contribuenti.
Abbinamento con il concordato preventivo biennale
Il ravvedimento speciale è collegato al concordato preventivo biennale, al quale era possibile aderire fino al 31 ottobre. Per chi ha aderito, il pagamento deve avvenire entro il 31 marzo 2025, senza bisogno di ulteriori comunicazioni. L’Agenzia delle Entrate ha introdotto regole flessibili anche per il piano di pagamento: in caso di mancato versamento di una rata (diversa dalla prima), è possibile regolarizzarsi entro la scadenza della rata successiva.
Chi può beneficiare del ravvedimento speciale
Possono accedere alla sanatoria le partite IVA che hanno applicato gli ISA (Indici Sintetici di Affidabilità Fiscale) o che hanno dichiarato cause di esclusione legate alla pandemia da COVID-19, introdotte dai decreti attuativi dell’articolo 148 del decreto-legge n. 34/2020. Sono ammessi anche i contribuenti forfettari che rispettano queste condizioni per le annualità sanabili.
Regole specifiche per società e associazioni
Anche le società e le associazioni possono beneficiare del ravvedimento speciale per l’IRAP e per le imposte sostitutive dovute da soci e associati. L’adesione si perfeziona con il pagamento del modello F24, e le regole di rateizzazione si applicano anche a questi soggetti. È importante sottolineare che un ritardo nel pagamento delle rate successive non comporta la decadenza, a meno che non venga superata la scadenza della rata successiva.
Esclusioni dalla sanatoria
Il ravvedimento speciale non è applicabile nei casi in cui i debiti siano stati oggetto di notifica di processi verbali di constatazione, schemi di atto di accertamento o atti di recupero di crediti inesistenti. Sono escluse anche le posizioni già interessate da procedimenti accertativi o da atti esecutivi.
Informazioni aggiuntive dall’Agenzia delle Entrate
Per agevolare i contribuenti, l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione nel Cassetto Fiscale le informazioni utili per calcolare le imposte sostitutive. Questi dati, basati sulle dichiarazioni presentate, consentiranno ai contribuenti di determinare con precisione gli importi dovuti, anche in relazione agli ISA.
Se un contribuente ha percepito sia reddito di impresa sia reddito di lavoro autonomo nell’annualità interessata, potrà accedere al ravvedimento solo esercitando l’opzione per entrambe le categorie di reddito.
Conclusioni
Il ravvedimento speciale offre un’opportunità vantaggiosa per regolarizzare le pendenze fiscali con sanzioni ridotte e senza complicazioni burocratiche. Grazie alla semplificazione introdotta, è sufficiente effettuare il pagamento tramite modello F24 entro il 31 marzo 2025. Per garantire una corretta gestione e per massimizzare i benefici fiscali, è sempre consigliabile affidarsi a un commercialista o a un consulente fiscale esperto.
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