Importanti novità sulla tassazione dei redditi stanno per entrare in vigore con il decreto di attuazione della legge delega per la riforma fiscale, attualmente in esame al Senato. Il decreto legislativo punta a riorganizzare e semplificare il sistema fiscale italiano, con modifiche significative per diverse tipologie di reddito. L’Agenzia delle Entrate, durante un’audizione presso la Commissione VI Finanze e Tesoro del Senato, ha condiviso le proprie osservazioni, sottolineando punti di attenzione e proponendo approfondimenti.
Novità sulla tassazione dei redditi: i dettagli del decreto
Il decreto di attuazione, che recepisce le direttive della legge n. 111 del 2023, si compone di tre Titoli e 19 articoli. Le modifiche toccano i redditi fondiari, di lavoro dipendente e autonomo, i redditi d’impresa e quelli diversi. Ecco le principali novità.
Redditi fondiari
Le Entrate hanno esaminato le nuove regole relative ai redditi derivanti da attività agricole. L’obiettivo è semplificare il regime di imposizione, promuovendo la sostenibilità ambientale e il contrasto ai cambiamenti climatici. Tra le novità, l’estensione della determinazione catastale del reddito a moderne attività agricole che utilizzano tecniche avanzate di coltivazione, inclusi i cicli biologici complessi e la produzione di beni immateriali.
Tassazione dei redditi di lavoro dipendente
Il decreto prevede importanti aggiornamenti al TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), in particolare sulla deducibilità degli oneri e sul calcolo del reddito da lavoro dipendente. Le modifiche agli articoli 10 e 51 del TUIR includono:
- deducibilità IRPEF dei contributi di assistenza sanitaria versati ai fondi integrativi del Servizio Sanitario Nazionale, fino a un massimo di 3.615,20 euro
- esclusione dal reddito dei contributi versati dal datore di lavoro o dal lavoratore a enti assistenziali, sempre entro il limite di 3.615,20 euro
L’Agenzia delle Entrate ha sottolineato l’importanza di preservare il principio di solidarietà sociale e di mantenere le finalità di assistenza sanitaria.
Redditi di lavoro autonomo
Per il lavoro autonomo, viene introdotto il principio di onnicomprensività, che definisce il reddito come la differenza tra tutte le somme percepite e le spese sostenute durante l’anno. Rimane confermato il principio di cassa per l’imputazione delle spese, con chiarimenti sul trattamento fiscale di plusvalenze, minusvalenze, rimborsi e deducibilità di spese specifiche. L’obiettivo è semplificare la gestione fiscale dei professionisti e rendere il sistema più chiaro e uniforme.
Redditi diversi e redditi d’impresa: cosa cambia
Redditi diversi
Le modifiche riguardano in particolare le plusvalenze derivanti dalla cessione di terreni edificabili ricevuti in donazione. Il decreto stabilisce che la base imponibile sarà calcolata in base al prezzo di acquisto sostenuto dal donante, uniformando il trattamento fiscale indipendentemente dal soggetto che effettua la vendita.
Redditi d’impresa
Sono previste semplificazioni significative per le imprese, tra cui l’allineamento tra valori contabili e fiscali, che faciliterà la determinazione del reddito. Vengono introdotte anche regole più semplici per il regime di riallineamento e per la compensazione delle perdite fiscali, con nuove norme per le operazioni straordinarie come scorpori e conferimenti di azienda.
Inoltre, il decreto prevede disposizioni per il trattamento fiscale delle holding e semplificazioni per il regime di liquidazione, rendendo più agevoli le procedure.
Conclusioni
La riforma della tassazione dei redditi rappresenta un cambiamento significativo per il sistema fiscale italiano. Le osservazioni dell’Agenzia delle Entrate sottolineano la complessità delle modifiche e l’importanza di un’attuazione accurata. Con queste novità, i contribuenti, le imprese e i professionisti dovranno adeguarsi alle nuove regole, beneficiando della semplificazione ma anche prestando attenzione agli aspetti critici evidenziati.
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