La manovra finanziaria per il 2025 ha introdotto importanti novità per chi decide di posticipare il pensionamento, incentivando la permanenza nel mercato del lavoro con un significativo aumento dello stipendio. Tra le misure chiave c’è il Bonus Maroni, rinnovato e ampliato per incoraggiare i lavoratori a rimandare l’uscita dal lavoro. Vediamo in dettaglio come funziona questo bonus e quali vantaggi offre ai lavoratori che scelgono di restare.
Cos’è il bonus maroni 2025?
Il Bonus Maroni è un incentivo rivolto ai lavoratori dipendenti del settore privato che hanno maturato i requisiti per la pensione, ma scelgono di proseguire l’attività lavorativa. L’incentivo permette di rinunciare all’accredito della quota di contributi previdenziali a carico del lavoratore, pari a circa il 10%, che normalmente viene versata all’INPS. Invece di essere persa, questa quota si trasforma in un aumento netto dello stipendio, corrisposto direttamente dal datore di lavoro.
Grazie alle nuove disposizioni del 2025, questa somma aggiuntiva sarà completamente detassata, rendendo il beneficio ancora più interessante per chi sceglie di continuare a lavorare.
Come si traduce l’incentivo in busta paga
Il Bonus Maroni può far aumentare lo stipendio netto di circa il 10%, grazie alla restituzione della quota di contributi non versati. Con la nuova detassazione, l’intero importo aggiuntivo sarà esente da imposte, garantendo un significativo miglioramento della retribuzione.
Per esempio, un lavoratore con uno stipendio lordo mensile di 3.000 euro, che paga circa il 10% di contributi, vedrà un incremento netto di circa 300 euro al mese. Questo si traduce in un aumento annuo di oltre 3.600 euro, offrendo un sostanziale beneficio economico.
Destinatari del bonus Maroni
Nel 2025, il Bonus Maroni sarà accessibile a una platea più ampia rispetto agli anni precedenti. Potranno beneficiarne:
- i lavoratori che, entro il 31 dicembre 2025, maturano i requisiti per la pensione con 62 anni di età e 41 anni di contributi
- coloro che raggiungono i requisiti contributivi ordinari per la pensione anticipata, ossia 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, sempre entro il 31 dicembre 2025
Questa estensione rispetto al 2024, quando il bonus era riservato solo ai lavoratori che rinunciavano a Quota 103, mira a rendere l’incentivo più allettante e a favorire una maggiore permanenza nel mercato del lavoro.
Come richiedere il bonus Maroni
Per accedere al Bonus Maroni, il lavoratore interessato deve presentare domanda al proprio datore di lavoro. Il datore provvederà a gestire la decontribuzione, garantendo l’incremento salariale. È importante notare che, pur rinunciando ai contributi a proprio carico, il lavoratore continuerà a beneficiare dell’accredito dei contributi ai fini pensionistici, il che può avere un impatto positivo sul futuro trattamento pensionistico.
Conclusioni
Il Bonus Maroni 2025 è una misura vantaggiosa per chi decide di rimandare il pensionamento, garantendo un aumento sostanziale dello stipendio grazie alla decontribuzione detassata. Questa agevolazione, combinata con il prolungamento della permanenza nel mondo del lavoro, può rappresentare una soluzione ideale per chi desidera massimizzare il proprio reddito attuale e, al contempo, migliorare il futuro assegno pensionistico. Rivolgersi a un professionista del settore è la scelta migliore per valutare le opzioni disponibili e gestire al meglio questa opportunità.
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