La Legge di bilancio 2025 introduce importanti novità in tema di auto aziendali assegnate ai dipendenti, con un’attenzione particolare alla transizione ecologica. Le nuove disposizioni mirano a incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni e a penalizzare l’uso di veicoli con motore tradizionale, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi.
Auto ai dipendenti e transizione verde
Il DDL di bilancio 2025, nell’art. 7 rubricato Misure per la riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi, modifica le regole fiscali per l’uso promiscuo delle autovetture dei dipendenti. In particolare, la tassazione dei redditi da lavoro dipendente per i veicoli concessi in uso promiscuo subirà un cambiamento significativo.
L’articolo 51, comma 4, del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR) viene modificato per stabilire che la base imponibile per le auto aziendali è pari al 50% dell’importo corrispondente a una percorrenza convenzionale di 15.000 chilometri, calcolato in base alle tabelle nazionali dell’Automobile Club d’Italia (ACI), al netto di eventuali trattenute applicate al dipendente. Questo importo si riduce al 10% per i veicoli elettrici a batteria e al 20% per i veicoli ibridi plug-in.
Questa nuova normativa si applicherà ai contratti stipulati a partire dal 1° gennaio 2025 e rappresenta un incentivo concreto per le aziende a scegliere veicoli più sostenibili, disincentivando l’uso di veicoli a motore endotermico.
Le aziende che assegnano auto elettriche ai dipendenti beneficeranno di una tassazione ridotta, favorendo l’adozione di mezzi ecologici. Questo cambiamento è pensato per spingere le imprese a contribuire alla transizione energetica e alla riduzione dell’impatto ambientale.
La tassazione dei fringe benefit per i veicoli aziendali sarà quindi legata alle emissioni. I veicoli a motore endotermico saranno soggetti a una tassazione più alta, indipendentemente dalle emissioni, superando l’attuale normativa introdotta dalla Legge n. 160/2019.
Aumento dell’IVA per lo smaltimento dei rifiuti
Oltre alle misure sulle auto aziendali, la Legge di bilancio 2025 interviene anche sulla tassazione dei servizi di smaltimento rifiuti. La modifica della tabella A, parte III, del DPR n. 633/1972 prevede che l’aliquota IVA per lo smaltimento in discarica e l’incenerimento senza recupero efficiente di energia passi dal 10% al 22%. Questa misura mira a eliminare i sussidi ambientalmente dannosi (SAD) e a promuovere il principio dell’economia circolare, in linea con le direttive europee.
Le nuove regole fiscali non solo incentivano la sostenibilità, ma puntano anche a semplificare le procedure burocratiche per le aziende. Saranno introdotte piattaforme digitali che faciliteranno la gestione delle auto aziendali e la comunicazione dei dati fiscali, rendendo più agevole il rispetto delle normative.
Conclusioni
Le disposizioni contenute nella Legge di bilancio 2025 rappresentano un passo importante verso un futuro più sostenibile. Con una maggiore tassazione per i veicoli tradizionali e vantaggi fiscali per quelli elettrici e ibridi, il Governo punta a promuovere una mobilità più ecologica. Inoltre, l’aumento dell’IVA per lo smaltimento dei rifiuti non conformi ai principi dell’economia circolare rafforza l’impegno per la sostenibilità ambientale. Le aziende e i lavoratori dovranno adattarsi a queste novità per beneficiare delle agevolazioni e rispettare le nuove regole fiscali.
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