Il biennio 2024-2025 porta con sé importanti aggiornamenti sugli ammortizzatori sociali, con nuove misure e fondi stanziati per supportare i settori in crisi e le grandi aziende in fase di ristrutturazione. Il Governo ha introdotto queste novità attraverso il decreto legge 160/2024, recentemente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e ha presentato una nuova manovra finanziaria che prevede risorse complessive per quasi 470 milioni di euro.
Sostegni per il settore moda fino a dicembre 2024
Il decreto include misure straordinarie per il settore della moda, coprendo le aziende tessili, di abbigliamento, calzaturiere e conciarie. Le imprese, incluse quelle artigiane con meno di 15 dipendenti, possono richiedere un’integrazione salariale per i lavoratori che affrontano riduzioni o sospensioni dell’attività fino al 31 dicembre 2024.
Come funziona:
- l’integrazione salariale è gestita dall’INPS. I datori di lavoro anticipano le somme e successivamente le recuperano tramite conguagli.
- le richieste si presentano online tramite la piattaforma dell’INPS, specificando l’elenco dei dipendenti coinvolti e i dettagli dei periodi di sospensione o riduzione dell’attività.
- in caso di difficoltà economiche documentate, è possibile richiedere che l’INPS eroghi direttamente il pagamento.
La spesa massima per questa misura è fissata a 64,6 milioni di euro per il 2024. Una volta raggiunto il limite, non saranno accettate ulteriori richieste.
Il trattamento non richiede il versamento della contribuzione addizionale, rendendolo particolarmente vantaggioso per le aziende che non hanno accesso ad altri ammortizzatori.
Nuove misure nella legge di bilancio 2025
La legge di bilancio per il 2025 prevede ulteriori supporti per diversi settori.
Settore della pesca
È previsto un fondo di 30 milioni di euro per i lavoratori delle imprese di pesca, con un’indennità giornaliera fino a 30 euro durante i periodi di fermo obbligatorio.
Aree industriali in crisi: Un finanziamento di 70 milioni di euro sarà destinato a sostenere i lavoratori delle aree industriali in difficoltà, prorogando la Cassa Integrazione Straordinaria (Cigs) e la mobilità in deroga per un massimo di 12 mesi.
Aziende in chiusura
Le imprese che stanno cessando l’attività potranno richiedere una Cigs per gestire gli esuberi, con 100 milioni di euro stanziati per favorire la riqualificazione e il rilancio post-crisi.
Ilva e bonifiche
Per il gruppo Ilva, sono previsti 19 milioni di euro per finanziare iniziative di formazione per la bonifica dei siti e sostenere i lavoratori coinvolti.
Call center e aziende strategiche
Ulteriori 20 milioni di euro saranno riservati al settore dei call center. Le aziende di rilevanza strategica nazionale con oltre mille dipendenti potranno beneficiare di un’estensione della Cigs fino al 31 dicembre 2025, con un investimento di 63,3 milioni di euro.
Supporto per riorganizzazioni e crisi aziendali
Nel triennio 2025-2027, 100 milioni di euro saranno stanziati per la Cigs destinata a riorganizzazioni o crisi aziendali. Questo fondo permetterà di offrire fino a 12 mesi di sostegno salariale, attutendo gli impatti occupazionali locali e promuovendo la rioccupazione attraverso politiche attive.
Conclusioni
Le nuove misure di cassa integrazione e gli ammortizzatori sociali per il 2024-2025 mirano a rafforzare la protezione dei lavoratori e sostenere le aziende durante periodi di difficoltà. Con procedure semplificate e risorse dedicate ai settori più colpiti, il pacchetto rappresenta un intervento mirato a garantire una ripresa economica più equa e sostenibile. Resta fondamentale attendere le indicazioni operative dell’INPS per una corretta applicazione di queste novità.
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