Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) è un obbligo fondamentale per chi affitta immobili per brevi periodi o a scopo turistico in Italia, e il 1° gennaio 2025 è il termine ultimo per richiederlo. Il Ministero del Turismo ha recentemente attivato la Banca Dati delle Strutture Ricettive (BDSR), il portale ufficiale per ottenere il CIN, che mira a garantire trasparenza e regolamentazione nel settore degli affitti brevi. Di seguito le regole e i passaggi necessari per ottenere il CIN in modo conforme.
Cos’è il Codice CIN per Affitti Brevi?
Il CIN è un codice identificativo unico assegnato a strutture e immobili destinati alle locazioni brevi o turistiche. Con questo obbligo, si punta a migliorare la trasparenza del mercato e a consentire un monitoraggio più accurato dei flussi turistici.
Termine Ultimo e Procedura per Richiedere il CIN
Dal 3 settembre 2024, la piattaforma BDSR del Ministero del Turismo è operativa, e il termine per la richiesta è stato esteso al 1° gennaio 2025. Ecco come richiedere il CIN:
- Accedi alla piattaforma BDSR: Utilizza un’identità digitale per accedere alla BDSR e trovare la sezione dedicata al CIN.
- Compila le informazioni: Fornisci tutti i dettagli dell’immobile, inclusi i dati catastali e la destinazione d’uso.
- Ottieni il CIN: Il sistema genererà il codice CIN, da utilizzare in conformità con le normative.
Obblighi di Utilizzo del CIN
Il CIN va esposto in tutti gli annunci, sia online che offline, e all’esterno dell’immobile. Anche i portali di intermediazione e affitti brevi devono assicurarsi di visualizzare il CIN negli annunci pubblicati.
Nuove Regole e la Banca Dati Europea
Il Decreto del 6 giugno 2024 ha introdotto la BDSR come banca dati centralizzata, semplificando la raccolta e l’interoperabilità delle informazioni tra Stato, Regioni e Province autonome. Parallelamente, è in fase di sviluppo una Banca Dati Europea che integrerà i dati di tutte le piattaforme nazionali, favorendo la trasparenza e la concorrenza leale in tutto il settore europeo.
Sanzioni per Mancanza o Errata Esposizione del CIN
Le sanzioni per la mancata presenza del CIN sono severe:
- Assenza del CIN: Multa da 800 a 8.000 euro.
- Mancata esposizione: Sanzione tra 500 e 5.000 euro per ogni immobile privo di CIN esposto.
- Annunci senza CIN: Multa da 500 a 5.000 euro e rimozione immediata dell’annuncio.
Chi affitta in forma imprenditoriale senza SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) rischia sanzioni tra 2.000 e 10.000 euro, mentre la mancanza di dispositivi di sicurezza (estintori, rilevatori di gas) comporta multe da 600 a 6.000 euro.
Con il termine ultimo del 1° gennaio 2025, locatori e gestori devono assicurarsi di completare la registrazione su BDSR e ottenere il CIN. È importante anche aggiornare gli annunci esistenti e assicurarsi che tutte le normative di sicurezza siano rispettate.
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