Cos’è il regime forfettario e come funziona per l’anno 2023? Esistono dei requisiti da rispettare per la sua applicazione? Ci sono vantaggi o agevolazioni per chi decide di utilizzarlo per la sua partita Iva? Come funziona la tassazione e la previdenza? Se stai cercando queste risposte e quali sono i requisiti necessari per poterlo applicare alla tua partita IVA, sei atterrato sulla pagina giusta, la rubrica l’esperto risponde! Eleonora, nostra lettrice ci chiede come aprire la partita Iva come dog sitter o educazione cinofila.
Il forfettario è l’unico regime fiscale agevolato attualmente disponibile in Italia.
Spesso viene anche definito flat tax, perché prevede un’aliquota fissa del 15% sull’imponibile che si riduce addirittura al 5% per tutti coloro che iniziano una nuova attività, come il nostro lettore Antonio.
In sostanza è un regime molto conveniente, in vigore ormai dal 2015, che prende il posto di del regime dei minimi, il precedente regime agevolato in vigore nel nostro paese. Per conoscere tutti gli aspetti del regime forfettario in questo 2023 ti conviene leggere anche la nostra guida completa al regime forfettario.
Regime forfettario: la domanda
Vorrei aprire una partita iva per svolgere l’attività di educazione cinofila e dog sitter in varie sedi, ad esempio casa mia oppure presso un cliente o magari in centri di addestramento.
Vorrei sapere come procedere e soprattutto quanto pagherò tra tasse e previdenza.
Come si figura questa attività? Devo iscrivermi anche in camera di Commercio? Non ho mai avuto la partita Iva e questa sarebbe la prima esperienza, conto nel vostro aiuto. Grazie mille per la gentilezza.
Eleonora
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Regime forfettario: la risposta
Ciao Eleonora, grazie per la tua email interessante. Vediamo subito di chiarire i tuoi dubbi e ti spieghiamo come aprire la partita Iva come dog sitter o educazione cinofila.
Eleonora, intanto complimenti per aver scelto una bellissima attività come quella che ci hai indicato che consente di vivere a contatto con animali e la natura.
Se possiedi i requisiti richiesti, potrai aprire la partita Iva in Regime Forfettario e mantenerlo per cinque anni con l’aliquota ridotta del 5% per quanto riguarda l’imposta sostitutiva.
Per quanto riguarda il Codice Ateco devi scegliere il seguente:
- 96.09.04 – Servizi di cura degli animali da compagnia
In questo modo sono incluse molte attività di servizi per animali da compagnia, presa in pensione, tolettatura, addestramento, custodia, attività dei canili e dog-sitter etc.
Il coefficiente di redditività associato a questo Codice Ateco è del 67% che applicato ai tuoi ricavi darà il reddito imponibile su cui calcolare tasse e previdenza.
Maggiori dettagli su questi argomenti puoi trovarli negli articoli dedicati all’attività di dog sitter.
L’inquadramento previsto è come professionista con iscrizione alla Gestione Separata INPS.
Non dovrai quindi iscriverti in Camera di Commercio e versare i contributi fissi obbligatori, ma li verserai in maniera proporzionale al tuo reddito imponibile.
Il regime forfettario per dog sitter
Come già anticipato, puoi svolgere l'attività come libero Professionista ma senza Cassa di Previdenza Autonoma.
Dovrai quindi, iscriverti alla Gestione Separata INPS dove verserai i contributi previdenziali obbligatori.
I contributi previdenziali obbligatori prevedono per l'anno 2023 un’aliquota del 26,23% da applicarsi sul reddito imponibile lordo.
Esempio di calcolo tasse in forfettario
Sarai sicuramente curioso finalmente di sapere come si calcolano le tasse ed i contributi INPS che sei tenuto a versare:
- Se hai appena aperto la Partita Iva puoi applicare l'aliquota agevolata del 5% e potrai applicarla per un periodo di 5 anni
- Nel caso applichi il forfettario ed una partita Iva già attiva dovrai applicare l'aliquota del 15%
Vediamo entrambi i casi tramite due semplici esempi.
Ricavi: 25.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Imposta sostitutiva: 5%
Reddito imponibile: 16.750 euro (25.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 5%: 837,50 euro (16.750 x 5%)
Contributi fissi: 4.393,52 euro (16.750 x 26,23%)
Ricavi: 25.000 euro
Coefficiente di redditività: 67%
Imposta sostitutiva: 15%
Reddito imponibile: 16.750 euro (25.000 x 67%)
Imposta sostitutiva del 15%: 2.512 euro (16.750 x 15%)
Contributi fissi: 4.393,52 euro (16.750 x 26,23%)
Come libero professionista, non puoi richiedere la riduzione del 35% come per le Ditte individuali.
La fatturazione in forfettario
Il regime forfettario offre veramente molte agevolazioni e vantaggi, vediamo i più importanti:
- meno tasse
- previdenza INPS agevolata
- non applicazione Iva in fattura
- semplificazioni burocratiche ed amministrative
Per quanto riguarda la fatturazione, come già evidenziato, sei esonerato dall’applicazione dell’Iva, ma devi inserire una marca da bollo in fattura dal valore di 2 euro per tutte le fatture con importo superiore ai 77,47 euro.
Dovrai inoltre con la seguente voce: “Imposta di bollo num. (ID)… assolta sull’originale”.
I vantaggi del regime forfettario
TI ricordiamo infine i vantaggi del regime forfettario:
- non applicare l’Iva in fattura;
- essere esente della ritenuta d’acconto;
- applicare imposta sostitutiva più bassa rispetto all’IRPEF;
- una notevole semplificazione per la gestione.
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Semplificato: 989 € / anno Iva inclusa
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