Una partita Iva per due attività
Uno degli argomenti più spinosi del mondo delle partite Iva riguarda le scelte da prendere quando si esercitano più attività.
Per questo motivo oggi vediamo gli aspetti salienti che una partita Iva per due attività presenta e ti invitiamo nel caso di ulteriori dubbi ad inserire un commento alla fine dell’articolo. Dopo questa premessa vediamo tutto quello che riguarda questo argomento e come ci si deve comportare in certi casi.
Poniamo il caso in cui il titolare di una partita Iva abbia intenzione di avviare una seconda attività con codice Ateco diverso.
Innanzitutto è necessaria una comunicazione all’Agenzia delle Entrate e se imprenditore, alla Camera di Commercio competente entro i trenta giorni successivi alla data di inizio della seconda attività.
L’esercizio di due tipi di attività in contemporanea può ricondursi a due casi:
- con trattamento fiscale unitario;
- con trattamento fiscale separato.
Segui le nostre indicazioni per capire le regole da applicare nel tuo caso specifico, in caso di ulteriori dubbi contattaci e richiedi una consulenza.
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Una partita Iva per due attività: l’Iva
La Legge sull’Iva disciplina l’esercizio di più attività all’art. 36 DPR 633/1972 e nel comma 1 dell’art. 36 sancisce un principio generale:
i soggetti che esercitano più attività, applicano l’imposta unitariamente e cumulativamente per tutte le attività, con riferimento al volume di affari complessivo.
Esistono dei casi in cui l’esercizio di più attività, ai fini Iva, comporta la separazione delle contabilità e non si applica il suddetto principio generale.
Quando separare le attività è un obbligo?
Vediamo adesso i quattro casi quando è necessaria la separazione delle due contabilità:
- Il primo caso si verifica se il soggetto esercita contemporaneamente imprese e arti o professioni.
In questo caso, l’imposta si applica separatamente per l’esercizio di imprese e per l’esercizio di arti o professioni, secondo le rispettive disposizioni e con riferimento al volume d’affari di ognuna. Un esempio tipico è rappresentato dal geometra che esercita anche l’attività di imprenditore edile. - Il secondo si verifica se il contribuente adotta il commercio al minuto con il metodo della ventilazione.
La ventilazione è un metodo particolare di calcolo dell’Iva caratteristico per tutte quelle attività che cedono beni o servizi ad aliquote differenziate.
Un esempio è l’imprenditore di generi alimentari all’ingrosso che gestisce con la medesima partita Iva ha anche un’attività di commercio di generi alimentari al dettaglio. - Il terzo si verifica quando il contribuente esercita contemporaneamente un’attività agricola, rientrante nel regime speciale agricoltura, con altre attività non agricole.
Ad esempio un perito agrario che esercita anche l’attività di imprenditore agricolo usufruendo del regime speciale Iva per l’agricoltura. - Il quarto si verifica, se il contribuente svolge, una delle due attività, in ambito spettacolo ed intrattenimento con detrazione forfettaria.
Separare le attività
In certe situazioni, la separazione ai fini Iva può essere di natura volontaria per opzione da parte del contribuente.
Il comma 3 dell’art.36, tratta dei soggetti che esercitano più imprese o più attività, ovvero più arti o professioni.
Se questi imprenditori vogliono optare per la separazione, dovranno darne comunicazione nella dichiarazione Iva dell’anno precedente o nella dichiarazione di inizio dell’attività.
L’opzione ha effetto fino a quando non sia revocata e in ogni caso per almeno un triennio.
Gli adempimenti per la separazione
Tenere due contabilità separate significa eseguire i seguenti adempimenti:
- tenuta dei registri ordinari separatamente per ogni attività esercitata;
- fatturazione delle relative operazioni con adozione di una distinta serie numerica;
- annotazione delle relative operazioni nei registri (di cui al precedente punto 1);
- distinta liquidazione dell’imposta;
- versamento dell’imposta in modo unitario;
- presentazione di un’unica dichiarazione annuale composta da tanti moduli quanto sono le attività con contabilità separata.
Una partita Iva per due attività in regime forfettario
L’adozione del regime forfettario è compatibile con l’esercizio contemporaneo di più attività.
In base all’articolo 1, comma 55, lettera b, della legge 190/2014, coloro che svolgono più attività, ai fini della individuazione del limite, devono considerare i ricavi derivanti dall’attività principale.
Il primo degli esempi che abbiamo citato, riguarda appunto il geometra che contemporaneamente è anche imprenditore edile individuale.
In questo caso, potrà adottare il regime forfettario se i compensi da geometra rientrano nei limiti stabiliti dalla Legge.
Il limite soglia dei ricavi in regime forfettario attualmente è di 85.000 € all’anno.
Ti ricordiamo che è stato innalzato dal primo di gennaio 2023 dai 65.000 € dello scorso anno agli attuali 85.000€.
Ovviamente il reddito aggiuntivo derivante dall’attività di impresa edile del nostro geometra, dovrà essere tale da non far superare questo limite. Lo stesso criterio, si può applicare a tutti gli altri casi.
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- Professionista: ad esempio puoi avere l’esigenza di variare la sede legale, modificare o aggiungere un codice Ateco, variare il domicilio fiscale o del deposito delle scritture contabili, etc
- Artigiano o commerciante: in questo caso potresti aver bisogno di effettuare delle variazioni in camera di commercio di qualsiasi genere, dal cambio della denominazione della ditta, all’aggiunta di un codice Ateco, alla variazione della sede legale, etc.
Un saluto – Lo Staff di regimeminimi.com
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valerio says
se un architetto, iscritto all’ordine e inarcassa, comincia una seconda attività (nel caso specifico accompagnatore turistico) che ricade nella gestione separata inps deve pagare la quota fissa previdenziale sia alla gestione separata che all’inarcassa?
Staff says
Buonasera Valerio,
Premettiamo che l’iscrizione a Inarcassa è subordinata ad un carattere di esclusività, pertanto si rimane iscritti ad Inarcassa solo se non si è iscritti anche ad altra forma previdenziale. Con questa premessa vogliamo escludere la possibilità di doppia contribuzione, ovvero il versamento sia del contributo soggettivo ad Inarcassa che dei contributi alla gestione separata.
Una recente sentenza della Corte di cassazione, la n° 14684/2012, ha stabilito che i liberi professionisti devono versare i contributi previdenziali alla cassa di appartenenza anche per quelle attività “che pur non professionalmente tipiche, presentino tuttavia un nesso con l’attività professionale strettamente intesa”.
Rimane da stabilire se l’attività di guida turistica possa essere inquadrata come sopra descritto e vista la criticità della normativa consigliamo un approfondimento diretto con l’Inarcassa stessa.
Possiamo citare anche la Circolare dell’INPS n° 72 del 10/04/2015, che disciplina l’alternanza tra la gestione separata INPS e Inarcassa, per determinate attività.
Paolo says
Buongiorno, dunque è possibile avere più attività con la stessa partita iva, ma è possibile esercitare 2 attività con la stessa partita iva anche se non hanno nulla in comune?
Esempio io esercito attualmente un’attività di riparazione e assitenza pc e ho deciso di aprire anche una pizzeria. Questo è possibile con la stessa partita iva?
Se si come? Basta aggiungere un codice ateco e comunicare il tutto alla camera di commercio?
Vi ringrazio anticipatamente.
saluti
Staff says
Buonasera, Si possono esercitare due attività completamente diverse con la medesima partita Iva, soprattutto perchè per ogni codice fiscale non può essere aperta più di una partita iva.
E’ sufficiente inserire i due codici ateco, indicando quale tra i due è quello primario e quello secondario.
I codici ateco devono essere comunicati sia all’Agenzia delle entrate che alla Camera di commercio.
Inoltre ricordiamo che per quanto riguarda la pizzeria sarà necessario presentare anche la SCIA al comune di residenza.
Cordiali Saluti
Federica says
Buonasera, ho una partita IVA che rientra nel regime dei minimi, Posso iniziare un’altra attività secondaria diversa da quella principale? O questa mi esclude dal regime dei minimi?
Grazie!
Staff says
Buonasera Federica, l’aggiunta di un codice attività alla propria partita Iva nel regime dei minimi non è causa di esclusione dal regime di vantaggio. Pertanto potrai continuare ad applicare tale regime fino alla naturale scadenza.
Cordiali Saluti
Federica says
Grazie mille! Ma quindi anche per il regime minimi vale la regola che puoi mettere fino a 3-4 codici? E poi al momento della dichiarazione redditi come funziona? Si sommano o rimangono divisi i contributi per codice? Grazie mille
Staff says
Buongiorno Federica, non abbiamo ben chiaro cosa intendi per rimangono divisi i contributi per codice, ma proviamo a rispondere alla tua domanda.
Nel regime dei minimi possono essere usati più codici attività, ma ovviamente dovrà essere sempre rispettato il limite di 30.000€ di fatturato.
Attenzione alla doppia imposizione contributiva, in quanto se come codice attività primario siamo iscritti alla gestione separata e poi decidiamo di inserire un codice secondario per fare attività di commercio, sarà necessario iscriversi anche alla cassa commercianti INPS.
Un saluto
Ilaria says
Buongiorno, ho una piccola attività artigiana a conduzione familiare dal 2015 in regime dei minimi (art. 27 commi 1 e 2 del D.l. 98/2011). Vorrei contestualmente avviare, con regime forfettario o comunque con un regime di vantaggio, attività di libera professione (sono sociologa). E’ fattibile con un’unica partita IVA? Ed è possibile con un regime fiscale agevolato? Grazie
Staff says
Buongiorno Ilaria, se l’attività a conduzione familiare è svolta come ditta individuale e non società di persone, è possibile svolgere con un’unica partita Iva anche l’attività di sociologa. E’ complicato, ma possibile.
Se l’attività a conduzione familiare è svolta sotto forma di società di persone non è possibile aprire una partita Iva nel regime forfettario, infatti questo regime non è compatibile con i soci delle società di persone.
Un saluto
Francesco says
Buongiorno, sono un architetto con partita iva a regime ordinario. Volendo aggiungere un ulteriore codice ateco alla mia p.iva, per inizio di una nuova attività legata al ramo della pubblicità online, potrei inquadrare quest’ultima nel regime forfettario? E ancora, volendo lasciare anche quest’ultima nel regime ordinario, potrei inquadrarla come contabilità a se stante e quindi con separata fatturazione?
Grazie e complimenti per il sito!
Staff says
Buongiorno francesco, per prima cosa occorre una precisazione: il regime fiscale adottato dal contribuente si riferisce a tutta la sua posizione e dunque a tutte le attività svolte.
In secondo luogo devi sapere che il corretto inquadramento di una attività come la pubblicità online è un attività di impresa.
Nel caso di esercizio contemporaneo di attività di impresa e di lavoro autonomo, la contabilità separata è obbligatoria, come riportato dai commi 2 e 4 dell’art. 36 DPR 633/72.
In definitiva ricordiamo che con la separazione delle attività sarai obbligato ad una distinta determinazione dell’Iva, alla tenuta di distinti registri, sia per le operazioni attive che per quelle passive, ad assolvere separatamente per ciascuna attività agli obblighi di fatturazione, registrazione e liquidazione del tributo.
Cordiali saluti
Diego Capitanio says
Buongiorno,
se ho una partita iva regime forfettario agevolato codice ateco 829999 con redditività al 67%, alla mia piva aggiungo un codice ateco 8553 redditività al 78%, in fase di definizione inps verrà applicata la redditività al singolo settore di riferimento, quindi fatture per codice 829999 al 67 e fatture per codice 8553 al 78?
grazie mille
Staff says
Buongiorno Diego, a nostro parere lo schema indicato per il calcolo INPS è corretto.
Cordiali saluti
sabrina says
Salve sono titolare di p. iva regime dei minimi con cod. attività: formazione e aggiornamento professionale. Mi è stato offerto un lavoro come supporto tecnico in Help Desk e come QC Control Quality su delle lezioni di e-learning. In queste attività varia leggermente il mio lavoro. Cosa posso fare? Devo aggiungere un altro cod. attività? Grazie
Staff says
Buongiorno Sabrina, a nostro parere può essere valutato l’inserimento di un nuovo codice Ateco, ad esempio il 74.90.99 Altre attività professionali.
Cordiali saluti
Alessandro says
Buongiorno , ho una sas con cui svolgo da diversi anni l’attività di agente nel settore internet e pubblicità.
Ora con la stessa partita iva venderò ANCHE servizi (nel medesimo settore) che saranno erogati da me.
Mi chiedo, posso conciliare l’attività di agente con un’attività in cui “vendo anche cose mie” o devo tenerle separate?
Inoltre non capisco se mi conviene diventare consulente e/o procacciatore per altri o se rimanere agente con i relativi vantaggi fiscali e però meno libertà di movimento…
C’è chi mi ha poposto di diventare anche agente di me stesso.. mah..
Incredibilmente non riesco ad avere risposte a queste domande..
Vi ringrazio anticipatamente se riuscirete comunque a darmi una risposta che cominci ad illuminarmi…. : )
Staff says
Buongiorno Alessandro, l’attività di agente e di vendita di servizi si possono conciliare, però sarà necessario aggiungere un codice Ateco alla partita Iva per l’attività che si andrà ad aggiungere.
Per la variazione dell’inquadramento da agente a consulente/procacciatore dipende molto dalle offerte economiche.
Cordiali saluti
Domenico says
Buongiorno,
sono titolare di un’azienda agricola; è in progetto la possibilità di svolgere una seconda attività, ossia l’apertura e gestione di una piattaforma e-commerce.
Potrei utilizzare la stessa partita iva?
Relativamente al contributo INPS, è previsto un unico versamento o uno per ognuna delle due attività?
Vi ringrazio anticipatamente.
Staff says
Buongiorno, se il titolare della piattaforma e-commerce è il medesimo della azienda agricola deve essere utilizzata la medesima partiva Iva.
Per quanto invece riguarda la contribuzione Inps, a nostro avviso sarà soggetto ad una doppia contribuzione.
Cordiali saluti
Alessandro says
Grazie mille per la risposta.
Si, mi avete illuminato : )
Non voglio abusare della vostra gentilezza, ma dovrò fare fatture con numerazioni distinte e differenti, quindi come se fossero 2 attività. oppure tutto si può accumunare?
ps mentre scrivo mi rendo conto che probabilmente per le 2 “diverse” tipologie di attività malgrado siano nello stesso settore e trattino servizi molto simili,, anche se in una vendo cose mie e nell’ altra cose di altri forse ci sarebbero diverse detrazioni fiscali ecc e quindi le fatture andrebbero separate come fossero 2 attività..?
Staff says
Buongiorno Alessandro, per un’amministrazione ordinaria e agevole si consiglia di seguire una fatturazione diversa per le due attività.
Importante che ogni fattura sia ben identificata con numero e data distinti.
Cordiali saluti
Franco says
Salve è possibile aprire una società che si occuperà di tre attività diverse,di cui due soggette ad Iva al 22% e l’altra al 10%?In questo caso la nuova società avrà un P.I unica diversa dalle attività citate?per quanto riguarda la contribuzione previdenziale si dovrà assolvere agli obblighi con versamento unico o tre diverse contribuzioni?Grazie in anticipo della risposta
Staff says
Buongiorno Franco, le società hanno per vocazione un oggetto sociale ben determinato, il quale ovviamente può essere allargato per svolgere attività complementari alla principale.
Ai fini tributari non ci sono problemi se le attività svolte sono soggette ad Iva al 22% e al 10%.
Per quanto riguarda la contribuzione previdenziale non possiamo rispondere con esattezza perché non conosciamo le attività, ma se le attività sono una commerciale e l’altra libero professionale, ci sarà doppia contribuzione.
Cordiali saluti
Franco says
Grazie della risposta.
Le attività sono complementari.Casa vacanze ,noleggio auto e noleggio auto con conducente,quest’ultimo iscritto ad Albo Conducenti e tassazione al 10%…..
Staff says
Buongiorno Franco, confermiamo che entrambe le attività sono relative alla gestione commercianti INPS.
Cordiali saluti
Michele says
Buongiorno,
Sono un ingegnere libero professionista iscritto ad Inarcassa nel Regime dei minimi (max 30mila di ricavi all’anno). Posso iniziare una seconda attività secondaria (fatturato indicativo 4-5mila euro) come agricoltore sempre rimanendo nel regime dei minimi? ci sono problemi con Inarcassa? dovrò emettere fatture con numerazione separata?
grazie mille
Staff says
Buongiorno Michele, l’attività agricola è soggetta a regime speciale ai fini Iva, pertanto non può rientrare nel regime dei minimi.
Potrai proseguire entrambe le attività applicando il regime dei minimi per l’attività professionale e in contabilità separata il regime speciale relativo all’attività agricola. Per approfondimenti vedere la Circolare n°7E del 2008 dell’Agenzia delle Entrate.
Inarcassa non accetta coloro che sono iscritti anche ad altra gestione previdenziale, pertanto in caso di ulteriore gestione previdenziale sarà necessaria la cancellazione da Inarcassa. In questo caso i contributi per l’attività professionale dovranno essere versati alla gestione separata INPS.
Cordiali saluti.
Domenico says
Salve,
Anzitutto complimenti per il sito di notevole interesse!
Pongo il mio questito.
Io sono titolare dal 2013 di partita iva come coltivatore diretto e soggetta a regime ordinario.
Nel 2017, essendomi laureato in ingegneria, ho inserito come seconda attività il codice ateco relativo agli studi di ingegneria, spuntando la casella per confluire nel regime agevolato.
Ora il mio commercialista dice che io posso, tenendo la contabilità separata, avere due regimi fiscali diversi, ovvero ordinario per l’attività agricola (mi consente di scaricare le spese) e forfettario per l’attività professionale. La mia domanda: è possibile ciò? o il commercialista sta commettendo un errore?
Grazie e cordiali saluti
Staff says
Buongiorno Domenico, la circolare dell’Agenzia delle Entrate n°7/e del 2008 (punto 2.2), valida per il regime dei minimi ma applicabile anche al regime forfettario, gli agricoltori che applicano il regime speciale Iva possono applicare in contabilità separata il regime forfettario per altre attività. Pertanto confermiamo quanto riportato dal tuo commercialista.
Cordiali saluti.
Alessia says
Anche io sono nella stessa situazione . Ma per mantenere il forfettario è la somma dei due redditi ( agricolo e forfettario) che non deve superare gli 85.000 o i conteggi viaggiano separatamente?
Grazie
Staff says
Buonasera Alessia il reddito agricolo non viene preso in considerazione
Giuliana says
Buongiorno, sono Giuliana … io sono da diversi anni un’assicuratrice con un determinato codice ateco 66.22.04 e pago le tasse con il regime forfettario (15%) e ovviamente pago l’INPS.
Stavo pensando di produrre delle canzoni o meglio di affiancare all’attività di assicuratrice l’attività di editore musicale , con codice ateco 59.20.1.
Fermo restando che certamente nel primo periodo rimarrò sotto i 30.000€, e quindi pagherò il 15% come funziona con l’INPS… ? Anche se le due attività sono differenti ne pago solo uno? Giusto? Grazie mille!!!
Staff says
Buonasera Giuliana, il codice attività 59.20.10 prevede l’iscrizione in camera di commercio e il conseguente versamento dei contributi INPS come commerciante.
Considerato che la categoria previdenziale è la medesima degli assicuratori 66.22.04, non sarà necessario aggiungere un ulteriore posizione previdenziale.
Cordiali saluti.
Cristina says
Buongiorno! Mi chiamo Cristina. Io svolgo attività di commercio itinerante con regime forfettario con soglia dei 30.000€ che sto quasi raggiungendo. Inoltre ho iniziato a produrre i capi che vendo, posso aggiungere un codice per la produzione? E se si, posso avere la soglia dei 50.000€ ? Mantenendo sempre il regime forfettario.
Staff says
Buonasera Cristina, il commercio in forma itinerante, con il regime forfettario prevede già un limite di 50.000€ di ricavi.
Il codice ateco per la produzione dei capi venduti può essere tranquillamente aggiunto.
I ricavi ottenuti da questa attività secondaria saranno tassati secondo il coefficiente di redditività previsto dal relativo codice Ateco.
Il limite totale di ricavi da rispettare sarà quello più alto tra i due codici.
Cordiali saluti.
Cristina says
Grazie mille per la risposta!!
Grazie
Chiara says
Buonasera e grazie per questo utilissimo articolo. Attualmente sono nel regime forfettario con impresa individuale e versamenti nella cassa commercianti; posso aprire una posizione nella gestione separata per svolgere attività simile a quella indicata nell’impresa ma come professionista anziché impresa?
Staff says
Buonasera Chiara, per variare la cassa previdenziale e l’inquadramento fiscale dell’attività, è necessario verificare la possibilità di iscriversi alla gestione separata come libero professionista.
Ovvero se si esercita un’attività commerciale non è possibile variare la cassa previdenziale, mentre ci sono attività che possono essere svolte sia come inquadramento da libero professionista sia che con inquadramento da impresa individuale iscritta in Camera di commercio, come ad esempio l’attività di fotografo.
Cordiali saluti.
Iuri parlani says
Buongiorno,attualmente sono socio al 45%di un impresa edile ma dal 2018 ripartirò in maniera autonoma.
Vorrei aprire un azienda agricola volta alla produzione e trasformazione di orzo(quindi con più codici ATECO) ma allo stesso tempo tirare avanti l attività di artigiano edile.
Qual è il modo migliore per farlo? Grazie Iuri
Staff says
Buongiorno Iuri, le due attività sono compatibili, ma per ottenere la qualifica di Imprenditore agricolo prefessionale (IAP) è necessario che l’azienda agricola sia la’attività prevalente tra le due.
Gli altri requisiti necessari sono: possesso di conoscenze e competenze professionali adeguate; ricava da tale attività la prevalenza del proprio reddito.
Cordiali saluti
Andrea says
Buongiorno,
ho un attività di produzione software nel regime dei minimi con codice ATECO 62.02.00 e sono iscritto all’INPS come artigiano, i miei ricavi non superano al momento i 30000€, vorrei inserire anche il codice ateco legato alla vendita, trattandosi di software verranno venduti in via telematica (codice ATECO 47.91.10) non prevedo però di superare i 10.000€ da tale attività. Passerei automaticamente nel forfettario con limite di 50.000€ per entrambe le attività, corretto? essendo già nella cassa artigiani e commercianti dovrei applicare un aliquota diversa per i ricavi da vendita?
Staff says
Buonasera Andrea, in caso di più attività esercitate, nel regime forfettario, si avrà come limite di ricavi quello relativo all’attività con il limite più alto, quindi nel tuo caso quello per il codice 47.91.10 di 50.000€.
Ovviamente per l’attività 62.02.00 deve essere comunque rispetatto il limite di 30.000€ di ricavi.
Ad esempio, ricavare dal 62.02.00, 40.000€ e dal 47.91.10 solo 10.000€, ti farà comunque uscire dal regime forfettario.
Mentre se si verificasse la situazione contraria, ovvero 40.000€ di ricavo da codice 47.91.10 e 10.000€ di ricavo da codice 62.02.00 non si verificherebbe la fuoriuscita dal regime forfettario.
Cordiali saluti.
Andrea says
Grazie mille per la risposta. Per la gestione INPS devo utilizzare l’aliquota commercianti per i redditi derivanti dal codice ATECO 47.91.10? E l’aliquota artigiani per l’altro codice? Oppure mantengo l’aliquota artigiani?
Grazie ancora
Staff says
Gentile Andrea, a nostro la gestione previdenziale rimane comunque una, ovvero quella relativa all’attività prevalente.
Cordiali saluti.
Simona ferrulli says
Buongiorno, ho una attività di ristorazione ambulante con regime forfettario e posizione inps cassa artigiani e commercianti.
Vorrei aggiungere un codice ateco per diventare esercitare anche l’attività di formatore. Dalle vostre spiegazioni leggo che non ci sono problemi per il regime forfettario (con soglie diverse e contabilità separate).
Per quanto riguarda l’inps, cosa succederebbe?
Grazie in anticipo per la risposta
Staff says
Buongiorno Simona, l’attività di corsi di formazione può rientrare tra le attività imprenditoriali, pertanto sia l’attività di commercio che di formazione sarebbe soggetta alla contribuzione da commerciante.
Cordiali saluti.
Ivana Gagliardi says
Salve, la domanda è questa: può chi è titolare di p.iva professioni legali (avvocato) aprire altro codice attività x organizzazione di eventi? Grazie
Staff says
Buonasera Ivana, è da verificare se dall’ordine degli avvocati è previsto l’esercizio di altre attività oltre a quella professionale.
Cordiali saluti.
ema says
Salve, sono iscritta all’INPS come Coltivatore Diretto (e ho i requisiti di Imprenditore Agricolo Professionale) in regime IVA normale, ma la mia azienda agricola è piccola giovane e di montagna e il reddito reale dei prodotti è bassissimo e quindi affianco tutta una serie di Attività Connesse e a volte fatturo anche le mie attività di educazione ambientale come azienda agricola in maniere un pò forzata ( non sono ancora fattoria didattica) perchè uso prodotti e mezzi dell’azienda agricola. E’ da tempo che vorrei aprire un diverso codice Ateco per coprire adeguatamente l’attività come Guida Ambientale Escursionistica, Relatrice di Corsi etc. ma mi hanno scoraggiato perchè le mie entrate sono così basse che i costi di mantere 2 contabilità sarebbero fallimentari. Mi piacerebbe avere il vostro consiglio! Grazie infinite
PS parliamo di un fatturato intorno ai 10mila euro, lavorandoci 16 ore/ giornox 320 giorni/anno!! e gli altri45 giorni sono volontariato!
Staff says
Buongiorno,
a nostro avviso l’attività di guida ambientale escursionistica può essere esercitata applicando il regime forfettario, con una contabilità separata rispetto a quella agricola che rimarrà regolata dal relativo regime speciale Iva. Questo chiarimento viene fornito dalla circolare dell’agenzia delle entrate n°7 del 2008, la quale si basava sul regime dei minimi, ma è applicabile anche al regime forfettario.
Per la seconda attività dovranno essere versati i contributi alla gestione separata INPS.
Cordiali saluti
Lapo Bargagli Stoffi says
Buongiorno, io sono igienista dentale e sono nel regime forfettario per l’igiene dentale. dovrei contemporaneamente aprire un e-comm di informatica e tecnologia.
Per errore ho aggiunto codice attività per e-comm alla mia partita iva, originariamente aperta come Igienista dentale, con regime forfettario; purtroppo tale regime non è adatto all’attività di ecomm pertanto vorrei poter variare il regime passando all’ordinario. Posso farlo? (30 giorni per la variazione sono già passati).
In pratica nella mia situazione finale vorrei avere un unica P.IVA con 2 codici attività uno dove faccio l’igienista dentale con regime forfettario e uno dove faccio l’e-comm in regime ordinario.
Distinti saluti vi sarei infinitamente grato di una risposta.
Staff says
Buongiorno, purtroppo la risposta è negativa, se per l’attività professionale viene applicato il regime forfettario, non è possibile applicare il regime ordinario per l’attività di e-commerce.
Cordiali saluti.
Filippo says
Buonasera,
sono un ingegnere iscritto a INARCASSA e appartenente al regime dei minimi.
Da poco sto lavorando come procacciatore d’affari per una azienda. Come devo comportarmi dal punto di vista fiscale e previdenziale ? In particolare, devo far aggiungere il nuovo codice attività nella mia partita IVA e quindi dopo posso emettere fattura sempre esente da IVA e ritenuta d’acconto? Inoltre, devo versare contributi sia INARCASSA che INPS ?
Sono un pò confuso in merito…
Aiutatemi
Staff says
Buonasera Filippo,
se l’attività di procacciatore è un’attività svolta con continuità, è necessario iscriversi in camera di commercio e all’Inps commercianti.
Inarcassa non accetta il versamento dei contributi da parte di coloro che sono iscritti ad un’altra forma previdenziale, pertanto non dovrai versare i contributi ad Inarcassa, ad eccezione del contributo integrativo indicato sulle fatture emesse per l’esercizio della professione di ingegnere.
Potresti ritrovarti a versare il contributo integrativo a Inarcassa, i contributi alla gestione separata INPS per l’attività professionale e i contributi da commerciante per l’attività di procacciatore.
Capiamo l’assurdità della situazione, ma ci sono molti pensieri contrastanti sulla necessità di versare i contributi alla gestione separata per l’attività professionale quando si è iscritti ad un altro ente professionale.
Cordiali saluti.
Pierluigi says
Salve, in regime forfettario ho aperto una P IVA con due codici ateco (entrambi riferiti a servizi professionali) dei quali il secondo è nettamente residuale e, ora, mi trovo, nella situazione di dover emettere una fattura relativa ad attività rientranti nel secondo codice. Domanda: devo/dovrei iniziare una nuova numerazione per la prima fattura dell’anno relativa al suddetto II codice? Vi ringrazio per l’attenzione che vorrete prestare alla presente.
Staff says
Buongiorno Pierluigi,
a nostro avviso tenere una fatturazione separata per le due attività potebbe esserti utile nel caso in cui i due codici ateco abbiano un coefficiente di redditività diverso.
Cordiali saluti.
Simone says
Buonasera,
volendo dare lezioni di chitarra e svolgere l’attività di Freelance nel mondo Social Media, posso aprire partita iva in gestione separata con due codici ateco con il regime forfettario (ex minimi)?……
Grazie
Staff says
Buonasera Simone, confermiamo che può essere aperta una p.iva con due codici ateco, relativi alle attività presentate, come libero professionista iscritto alla gestione separata.
Se hai bisogno di un consulente per l’apertura della partita iva siamo a disposizione.
Apri partita Iva professionisti
Cordiali saluti.
rosa says
Buongiorno
Se sono titolare di una partita Iva agricola posso utilizzarla per esercitare l’attività di traduttore? E soprattutto posso usufruire del regime forfettario avendo già questa partita iva intestata? Oppure per poter usufruire di questo regime agevolato devo aprire una seconda partita iva (che ovviamente avrà codice diverso)? Grazie
Staff says
Buongiorno, potrai utilizzare la medesima partita Iva e applicare il regime forfettario per l’attività di traduttrice. Dovrai però fare comunicazione di aggiunta del codice Ateco e indicare la contabilità separata.
Cordiali saluti
MARILENA MONTI says
Buongiorno,
sono un artigiano con contabilità ordinaria e vorrei aprire una seconda attività come libero professionista con contabilità separata. Posso tenere la seconda attività in regime forfettario con percentuale di redditività al 78%?
Staff says
Buongiorno Marilena, nel caso di esercizio di più attività, non è possibile applicare il regime forfettario solamente per una delle attività svolte.
Anche qualora venissero esercitate in contabilità separata.
Ad eccezione per le attività agricole, le quali seguendo delle regole speciali ai fini Iva, possono essere affiancate ad un’attività in regime forfettario.
Cordiali saluti.
Gianni Sirignano says
Avevo aperto una partita Iva, con iscrizione alla Camera di Commercio, per “affittacamere” per poter pure partecipare ad un bando regionale.. La cosa non è andata a buon fine e la p.iva è rimasta inattiva. Ora, per un’altra attività professionale autonoma di “artista” (codice attività 90.01.09) vorrei sapere se posso traformare quella che ho aperto a marzo e mai resa attiva ed utilizzare il regime forfettario.
Giannii Sirignano
Staff says
Buongiorno Gianni, a nostro parere la risposta è positiva.
Sarà sufficiente effettuare la cancellazione della camera di commercio e variare il codice ateco con la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
Non essendo mai partita l’attività potrai applicare il regime forfettario con la riduzione al 5% dell’imposta sostitutiva per i primi 5 anni.
Cordiali saluti
perla says
Buongiorno
sono architetto a p.iva individuale a regime semplifcato, verso a inarcassa i contributi, vorrei aprire un altro codice attività di natura commerciale (per fornitura arredamento e materiali di finitura edili) con medesima p.iva. Consapevole della gestione separata della contabilità, come funziona la gestione dei versamenti di contribuzione ad inarcassa ed inps? se funziona il principio di prevalenza , verso ad inarcassa la quota completa più 4% ad inps nel caso in cui il mio fatturato annuo di architetto sia maggiore di quello di commerciante. E in caso contrario che succede? Alla fine il 4% che verso sarebbe a fondo perduto o è recuperabile?
Staff says
Buongiorno Perla, le due attività dovranno essere tenute con contabilità separata.
Per quanto riguarda l’attività da commerciante, sarà necessario versare i contributi fissi INPS.
Per quanto riguarda l’attività da architetto, la questione è più delicata, in quanto Inarcassa non accetta come iscritti coloro che hanno un’altra gestione previdenziale aperta, nel tuo caso sarebbe l’INPS come commerciante.
In queste situazioni Inarcassa richiede solamente il versamento del 4% di contributo integrativo applicato sulle fatture professionali. Per la parte soggettiva invece è la Gestione separata INPS che richiede il versamento dei contributi.
Visto che ancora non è stato chiarito se la richiesta contributiva da parte della gestione separata INPS, per i professionisti non iscriti ad Inarcassa, sia legittima o meno, consigliamo di approfondire l’argomento con il proprio consulente fiscale.
Cordiali saluti.
Federico says
Buonasera. complimenti per gli articoli, ottimi!
Faccio il magazziniere (FULLTIME) con contratto a tempo indeterminato.
Aprendo partita iva rientro nel regime forfettario visto che sono sotto ai 30.000 euro? e ciò mi porta ad essere esente dal versamento dei contributi inps?
Perchè quello che vorrei fare è gestire un sito e-commerce di abbigliamento chiamato “Lullaby Clothing” e sapere se con la stessa partita iva in regime forfettario si può gestire un’altra attività che sarebbe una mia etichetta discografica e studio di registrazione chiamato “Lullaby Music”
se si, che tipo di partita iva converrebbe aprire?
Grazie per l’attenzione!
Staff says
Buonasera Federico, confermiamo che se rispetti il limite di 30.000€ di reddito da lavoro dipendente potrai aprire partita Iva nel regime forfettario.
Inoltre grazie a questo tuo lavoro subordinato full time, potrai richiedere l’esenzione dai contributi INPS
Avrai anche la possibilità di gestire con una partita iva le due attività indicate. Sarà necessario comunicare i codici ateco al momento dell’apertura della p.iva.
Puoi dare un’occhiata al nostro pacchetto di apertura partita Iva per i commercianti:
apertura partita Iva commercianti
Cordiali saluti
Nico says
Buonasera,
Innanzitutto complimenti per il sito e per la completezza delle risposte date. Per quanto mi riguarda anch’io avrei un quesito da porre. Sono titolare di un’agenzia di viaggi e allo stesso tempo direttore tecnico non avendo dipendenti, avendo conseguito l’idoneità come subagente assicurativo con conseguente possibilità di affidamento di mandato da Allianz, volevo conferma della possibilità di esercitare entrambe le professioni anche se quella prevalente resterebbe quella dell’agenzia di viaggi. Sono in contabilità ordinaria, quindi da quanto presumo dovrei aggiungere solo il codice attività per assicurazioni? Dato che verso i contributi inps come commerciante, resteranno solo quelli o dovranno aggiungersene degli altri? La numerazione delle fatture dovrà essere distinta in base alle 2 attività? E infine è possibile esercitare entrambe le attività in uno stesso locale composto da 2 ambienti separati ma aventi lo stesso ingresso dalla strada? Mi scuso per le tante domande e ringrazio in anticipo per le risposte. Nico
Staff says
Buongiorno Nico, potrai esercitare due attività, entrambe rientrano nella gestione previdenziale INPS commerciante, quindi avrai solamente una posizione contributiva aperta.
La numerazione delle fatture dovrà essere con almeno un sezionale diverso.
Per quanto riguarda invece il locale, consigliamo di contattare il SUAP del tuo comune, in quanto comune può avere un regolamento diverso.
Cordiali saluti.
Nico says
Buongiorno, grazie per la celere risposta. Quindi deduco che non vi è incompatibilità fra l’essere già iscritto all’albo dei direttori tecnici e l’iscrizione da effettuare contemporaneamente al Registro degli intermediari assicurativi (sezione E). Chiedo conferma perché qualcuno mi aveva fatto venire dei dubbi.
Staff says
Gentile Nico, a nostro avviso il DT deve operare con esclusività per un’agenzia, ma non dovrebbe essere vincolato per l’esercizio di altre attività, specialmente se marginali.
Consigliamo di verificare il regolamento provinciale per avere maggiori chiarimenti.
Cordiali saluti.
Jessica says
Buongiorno e complimenti per il vostro lavoro! Io ho una partita IVA con codice 461902 (lavoro con un’azienda di network marketing), e da gennaio inizierò una collaborazione con un importatore di vino occupandomi di marketing e degustazioni. Posso aprire un secondo codice attività con regime forfettario? Grazie mille in anticipo!
Staff says
Buongiorno Jessica, a nostro parere, non esiste incompatibilità tra il codice 461902 e altre attività.
Pertanto la nostra risposta è positiva.
Cordiali saluti
Antonio says
Buongiorno, Sono titolare di p.iva dal 1° agosto 2017 nel regime forfetario (15 %), con codice ATECO 712021 relativo ad un’attività che ritenevo essere quella prevalente. Sempre in agosto 2017 ho svolto e fatturato la mia prima attività, che però esulava da quella prevista come prevalente, ed oggi, quasi al termine del periodo d’imposta, temo che l’attività che risulterà prevalente a consuntivo sia quella “aggiunta”. Non ho comunicato nulla all’AdE in merito ad un ulteriore codice ATECO. Cosa rischio?
Grazie e cordiali saluti..
Staff says
Buongiorno, dipende che tipo di attività è stata svolta senza comunicazione.
Ad ogni modo se si tratta di un’altra attività professionale, ma con coefficiente di redditività diverso, potrà essere fatta la modifica al momento della dichiarazione dei redditi.
Discorso diverso se l’attività svolta fosse un’attività commerciale o artigianale, in quanto si sarebbe in ritardo con le dovute comunicazione.
Cordiali saluti
stefano posenato says
Buongiornno. Sono Stefano e sono titolare di una azienda agricola a regime fiscale forfettario.
Produco vino e vendo imbbottigliato e sfuso lo stesso.
Chiedo se è possibile che con la stessa partitaIVA dell’azienda agricola iniziare a fare anche l’attività di agente per la vendita del vino.
Grazie
Staff says
Buonasera Stefano, a nostro parere le due attività sono compatibili, ma dovranno essere gestite con contabilità separata.
Cordiali saluti.
Marco N. says
Geometra, libero professionista.
Ho l’opportunità di lavorare come consulente e venditore per un azienda. Parzialmente tratterei questioni di risparmio energetico (quindi attinente anche alla professione) e parzialmente di nuove tecnologie (niente a che fare con al professione).
Immagino l’aggiunta di codice ATECO al commercio per la Piva ma per i contributi come dovrei comportarmi?
INPS, ENASARCO, altro da sapere?
Staff says
Buonasera Marco, a nostro parere fino a quando si tratta di un’attività di consulenza potrà rientrare tutto tra i redditi professionali.
Al contrario quando si aggiungerà anche un’attività commerciale sarà necessaria l’aggiunta di un codice ateco ad hoc, con la relativa separazione delle contabilità dall’attività di geometra.
Inoltre sarai sottoposto alla doppia contribuzione, cassa geometri per l’attività professionale e INPS commercianti per l’attività di venditore.
Cordiali saluti
Marco N. says
Grazie della risposta.
Si prospettano quindi circa 10mila € di contributi minimi da pagare per la somma delle due posizioni. Eccedendo i valori fatturati dai minimi si ricalcola il tutto secondo le aliquote.
Luca says
Salve,
Siamo due ragazzi ed offriamo servizi come:
Web marketing
Social media strategy
Marketing
Comunicazione
Siti web
E altre attività legate al mondo del web.
In questo momento ci troviamo a dover chiudere 3 affari con 3 altrettanti clienti. Cosa ci consigliate in termini di partita iva? Mi hanno detto che è impossibile aprire una p iva per tutti e due, quindi pensavamo di aprirne due. Voi cosa potete consigliarci?
Per quanto riguarda il codice Ateco, quale dovremmo utilizzare?
Grazie mille per tutto.
Staff says
Buonasera Luca, visto che la vostra attività si trova all’inizio, possiamo consigliare di aprire due partite Iva personali.
Potrete applicare entrambi il regime forfettario con un limite di ricavi annuali di 30.000€.
I codici Ateco, che potrebbero riguardare un lavoro come il vostro sono molti.
Ad esempio il 62.02.00 – Consulenza nel settore delle tecnologie dell’informatica, oppure il 74.10.21 – Attività dei disegnatori grafici di pagine web.
Ad ogni modo per un corretto inquadramento potrebbe essere utile un approfondimento con un consulente fiscale.
Date un’occhiata ai nostri servizi di apertura partita Iva, e gestione fiscale attività la consulenza iniziale è ovviamente compresa nel pacchetto.
Cordiali saluti.
Antonio says
Buongiorno, Vi scrivo per chiedere un altro parere rispetto a quello del mio commercialista: sono una ditta individuale operante nei minimi con attività di consulenza informatica, soglia 30Keur e coeff redd 78%, gestione separata.
Per ampliamento gamma servizi, vorrei occuparmi di commercio web, adottando quindi Ateco 47.91.10, soglia 50Keur, coeff.40%, Inps commercio.
Premesso che nel nuovo ateco vorrei mantenere la consulenza, ma venderla via web, e al contempo svolgere vendita omnia al dettaglio di prodotti inerenti il settore di consulenza, quale consiglio vi sentireste di darmi..:
A) cambio l’ateco e passo al nuovo (passando dalla gestione separata a quella commercio) ;
B) chiudo la p.iva attuale e riapro nuova con forfettario e col nuovo Ateco commercio ;
C) lascio attiva la prima attività nei minimi e apro al contempo la nuova attività coi forfettari e nuovo Ateco? (non so se sia possibile avere 2 p.iva contemporaneamente, di cui la prima nei minimi e l’altra nei forfettari)
In attesa ringrazio, e mi congratulo per il bel forum..alla fin fine, sono motivazioni come queste, che fanno orientare nella scelta per un consulente piuttosto che un altro…bravi..!! 😉
Staff says
Buonasera Antonio, una premessa prima di rispondere alla tua domanda. Probabilmente ti sei confuso e l’hai formulata male.
Nel regime dei minimi da te indicato come posizione fiscale attuale, non esiste un coefficiente di redditività.
Ci hai indicato un 78% nel regime dei minimi, ricordiamo a te ed a tutti i nostri lettori che il coefficiente di redditività è ad uso esclusivo del regime forfettario.
Purtroppo quindi possiamo risponderti solo in modo parziale.
Ti facciamo quindi presente che non è possibile avere due partite Iva aperte con lo stesso codice fiscale (quindi intestate alla stessa persona).
Chiudendo eventualmente la partita Iva attuale, potrai accedere esclusivamente al regime forfettario.
Cordiali saluti
Antonio says
Buongiorno a Voi; si, effettivamente mea culpa, mi sono confuso.. 😀 erroneamente ho “importato” quel 78% dal forfettario che, nel caso lo scegliessi come regime, sarebbe applicabile al mio Ateco attuale… 🙂
Grazie comunque sia per il chiarimento, che per la risposta alla mia domanda.
Cordiali saluti e buon lavoro.
Staff says
Buongiorno Antonio, nessun problema ci spiace solo di averti potuto rispondere in modo parziale.
Un saluto e buon lavoro anche a te.
Manuel says
Buongiorno,
avrei intenzione di avviare due attività parallele di commercio elettronico, una legata ad una nicchia che ha prodotti soggetti ad accisa (sigaretta elettronica), ed una seconda generica con prodotti di vario genere, ma nessuno soggetto ad accisa della nicchia del primo o di altre.
La mia domanda è: qualora non vi sia la necessità del deposito fiscale per la prima, potrei aprirle con una stessa partita iva e potrei segnalare prodotti della prima all’interno della seconda senza intercorrere in alcun problema legale, avendo nel primo prodotti simili a quelli del secondo ma con differente destinazione d’uso? (es. aromi da inalazione nel primo e aromi alimentari nel secondo)
Tengo a precisare che le piattaforme resterebbero completamente slegate, perchè non potrei vendere prodotti identici ma con diversa destinazione d’uso all’interno dello stesso sito, che sia numero uno o numero due.
Grazie
Manuel
Staff says
Buonasera Manuel,
a nostro avviso puoi esercitare entrambe le attività con la stessa partita iva.
Si ritiene però necessario possedere i requisiti per il commercio di prodotti alimentari se nella seconda piattaforma venissero venduti aromi alimentari.
Cordiali saluti
Valerio says
Buonasera,
Io ho una partita iva in regime ordinario e mi occupo di commercio elettronico e di vendita di spazi pubblicitari nel web. Ora sto aprendo un’azienda agricola e il mio commercialista mi ha aggiunto il codice ateco agricolo. La mia attività potrà dunque chiamarsi “azienda agricola pinco pallino”, quando “pinco pallino” si occupa di commercio?
Staff says
Buonasera Valerio, vista la lunghezza delle risposta non ci è possibile risponderti nei commenti.
Trovi la risposta alla tua domanda alla pagina imprenditore commerciale e imprenditore agricolo.
Cordiali saluti
Emanuele says
Salve,
sono un lavoratore dipendente (Poste) vorrei aprire un blog con un programma di affiliazione di Amazon che a quanto ho capito ha sede in Lussemburgo e si avvale della reverse charge. Volevo sapere se era necessario effettuare fattura verso Amazon e se è necessario aprire la P. IVA e in tal caso con quale regime. Inoltre vorrei effettuare delle collaborazioni con società di formazione (come formatore sul project management). Anche qui chiederei se è necessario aprire la p. Iva e nel caso affermativo se posso attivare due codoci Ateco differenti rispetto all’attività precedente (ovviamente se in quel caso sono obbligato ad aprire la P. IVA)
Grazie
Saluti
Emanuele
Staff says
Buongiorno Emanuele, se le attività descritte verranno esercitate con continuità e non occasionalmente sarà necessario comunque aprire la partita Iva.
Potrai applicare il regime forfettario, un regime agevolato, trovi molte informazioni sul nostro blog.
Inoltre potrai anche utilizzare due codici ateco diversi per la tua partita iva, indicando un codice primario e un codice secondario.
Premettiamo che se sei un dipendente pubblico, sarà quantomeno necessario richiedere autorizzazione al tuo datore di lavoro prima di avviare un’attività autonoma.
Cordiali saluti
Carlo Dondi says
Carlo
Buonasera
sono un ex dipendente contratto commercio come tecnico macchine per ufficio,mi sono dimesso da un mese circa,
a giorni aprirò partita iva con regime minimi con codice ateco 33.12.51.
Siccome gestisco un Bed & Brekfast di cui sono il titolare con attuale pagamento Irpef con cedolare secca al 21%,le mie domande sono le seguenti:
1-inserendo in partita iva codice ateco 55.20.51 per attività B & B,con quale delle due professioni mi conviene assegnare come prioritaria e quale secondaria?
2-come e in quale quantità pagherò contributi INPS ?
Se mi può far un esempio..grazie mille!!
Un grazie di cuore e compimenti per il sito!!
TANTI AUGURI
Carlo
Staff says
Buongiorno Carlo, ti ringraziamo vivamente per i complimenti e ti ricambiamo i nostri auguri per il 2018.
La tua situazione si contraddistingue per una particolarità, ovvero che i contributi per i B&B si pagano in misura percentuale e non fissa, al contrario delle altre attività commerciali o artigianali.
Le modalità di versamento dei contributi pertanto saranno decise dall’attività primaria indicata.
Ovviamente si consiglia di indicare quella prevalente in termini reddituali e di tempo.
Ricordando che da una parte avresti la contribuzione fissa con rate trimestrali (rate di circa 600€ e pagamento della percentuale del 23,64% sull’eccedenza di 15.580€ circa per codice 33.12.51) mentre dall’altra la contribuzione in percentuale al reddito dichiarato (aliquota 23,64%).
Cordiali saluti e nuovamente auguri di buon anno.
Mario says
Salve,
ho aperto partita iva con regime forfettario per attività di copywriting con codice Ateco 749099. Poiché gestisco anche un sito internet in cui utilizzo alcuni programmi di affiliazione, posso dichiarare anche tali guadagni con lo stesso codice o devo aggiungerne uno secondario? E, trattandosi di società estere (sia per le affiliazioni che per la mia attività di copywriting) c’è obbligo di comunicazioni intrastat?
Un’ultima domanda: una persona che opererà con codice Ateco 869029 per personale paramedico, può inserire anche come secondario il codice 749099 per eventuali guadagni da attività di scrittura? E la gestione dei redditi avviene in maniera separata o cumulativa?
Grazie per l’ottimo servizio!!!
Staff says
Buongiorno Mario, dal nostro punto di vista si consiglia l’aggiunta di un codice Ateco, considerato anche che l’attività di affiliazioni prevede come corretto inquadramento quello dell’iscrizione in camera di commercio come attività di impresa,
L’obbligo di comunicazioni Intrastat c’è per tutti quei servizi resi verso i paesi dell’Unione Europea, per i quali è anche obbligatoria l’iscrizione al Vies.
Nel caso dell’ateco 86.90.29, si ritiene che può essere aggiunto un ulteriore codice ateco come il 74.90.99, ma per queste prestazioni sarà necessario anche l’iscrizione alla gestione separata INPS, in quanto ai fini previdenziali i redditi saranno gestiti separatamente. Al contrario sarannno, da considerare cumulativamente per il rispetto del limite di ricavi del regime forfettario.
Cordiali saluti
Paolo says
Salve volevo sapere se aggiungendo alla mia attuale p.iva da agente assicurativo, la professione di agente immobiliare, le due figure vanno in conflitto tra di loro escludendosi vicendevolmente, o posso tranquillamente portare avanti entrambi i discorsi?
Staff says
Buongiorno Paolo, a nostro avviso solo la figura del broker assicurativo è compatibile con l’attività di agente immobiliare.
Pertanto non riteniamo possibile svolgere sia l’attività di agente assicurativo iscritto al RUI che di agente immobiliare.
Cordiali saluti
Antonietta says
Buongiorno, vorrei aprire un negozio con p.iva ditta individuale, che venda al dettaglio detersivi ma anche articoli per la casa, oggetti di artigianato e la cura personale. Corrispondono a 2 o 3 codici ateco distinti… fino a quanti codici posso associare alla mia p.iva x poter vendere la merce più svariata?
Avrei un solo registratore di cassa x vendere tutto quindi non potrei differenziare per tipologia di prodotto, è un problema?
Grazie, Antonietta
Staff says
Buongiorno Antonietta, si possono inserire più codici attività, il limite dei codici Ateco non è trattato a livello normativo, ma le modalità di descrizione della partita Iva possono variare da camera di commercio a camera di commercio. Un unico registratore di cassa non è vincolante, l’importante è avere tutte le licenze richieste dal comune e dalla camera di commercio.
Cordiali saluti
Cinzia says
Salve!
Ho una partita iva per la mia attività di cantante e musicista (Ateco 90 01 09). Inizierò a impartire anche lezioni di musica e vorrei dunque aggiungere una specifica alla mia P.Iva (Ateco 85 52 09 credo!). Se ho capito bene entrambe le attività dovrebbero confluirebbero nel regime forfetario per cui già ho optato.
Ma cosa succede a livello previdenziale? Devo versare all’ex Enpals per la prima attività e alla Gestione Separata per la nuova attività di insegnamento? In che misura? C’è un minimo contributivo?
Grazie!
Staff says
Buongiorno Cinzia, sarai soggetta a doppia imposizione contributiva.
ENPALS per l’attività di cantante e gestione separata per l’attività di insegnante.
I contributi alla gestione separata si versano in percentuale in base al reddito effettivamente prodotto, senza un minimo da versare.
Per il 2017 l’aliquota della gestione separata era al 25,72%.
Cordiali saluti
Rocco says
Salve, mi complimento per la professionalità e competenza con le quali riuscite a dipanare i molti dubbi dei lettori e, nel contempo, volevo approfittare di questo spazio per porvi il seguente quesito.
Svolgendo l’attività professionale di avvocato, ovviamente con partita Iva, iscrizione cassa forense e regime forfettario, sarebbe possibile affiancare un ulteriore attività di vendita online di autovetture comunque mantenendo il forfettario?
Attendo fiducioso il vostro prezioso chiarimento. Ringrazio in anticipo e saluto cordialmente.
Staff says
Buonasera Rocco, all’attività di avvocato può essere affiancata l’attività di vendita di autovetture online con il regime forfettario solamente se gli automezzi venduti sono nuovi e non usati.
Nel caso di compravendita di automezzi usati, essendo questa attività soggetta a regime speciale iva, non è possbile applicarne il regime forfettario.
Pertanto il contestuale esercizio di quest’attività con la professione di avvocato farebbe perdere l’applicazione del regime forfettario anche all’attività professionale.
Vedi circolare 10/e del 2016, al punto Cause di esclusione.
Cordiali saluti.
Marco says
Buongiorno e buona Domenica,
Premetto che ho una p.i. come commerciante, ristorazione mobile (street food) da 3 anni,
considerando le novità introdotte nella legge di bilancio 2018 riguardo le attività agricole, come ad esempio la possibilità di manipolare e vendere i propri prodotti in modo itinerante tramite veicoli mobili (art.1 comma 291) e considerando l’estensione delle agevolazioni anche al 2018 per nuove attività agricole per under 40 come la decontribuzione al 100% per i primi 3 anni, vorrei variare la mia attività da commerciante ad agricola ho terreni a disposizione che vengono già coltivati e fare (produzione-manipolazione-vendita). La mia domanda è, se faccio la semplice variazione al 100%imprenditore agricolo o coltivatore diretto della mia p.i. e avendo 31 ,anni mi viene applicato il regime previsto e quindi anche la decontribuzione prevista per under 40?? Oppure sarebbe meglio chiudere l’attività da commerciante e aprire una nuova come agricoltore per poter accedere alle agevolazioni previste?? Grazie mille per la risposta.
Staff says
Buonasera Marco, al momento è riscontrabile che per godere dell’agevolazioni previste dalla legge di Stabilità 2018, è necessario rispettare i seguenti requisiti:
– essere iscritti alla previdenza agricola obbligatoria nel 2018;
– avere un età massima di 40 anni.
A nostro avviso non è necessario chiudere la partita Iva, ma sicuramente sarà necessario modificarla in modo da iscriversi alla gestione INPS agricoltori.
Cordiali saluti
Rosa says
Buonasera, sono giovane architetto con partita Iva in regime forfettario. Saltuariamente mi dedico anche alla realizzazione di illustrazioni e fumetti, e mi chiedevo come comportarmi in caso di vendita a privati di prodotti correlati (non solo pezzi originali, ma anche stampe e libri auto pubblicati). Se anche volessi aggiungere un altro codice Ateco alla mia partita Iva, dubito che le attività in ambito artistico possano superare i 5.000 l’anno, né arriverei alla soglia dei 30.000 euro anno sommando le entrate di entrambe le attività. Vorrei inoltre evitare la doppia contribuzione. Come mi consigliate di procedere? Vi ringrazio anticipatamente e complimenti per la vostra preparazione.
Staff says
Buonasera Rosa, a nostro avviso se l’attività viene esercitata saltuariamente e considerato che si tratta di un’ambito lavorativo completamente diverso dalla tua attività professionale, consigliamo di non aggiungere il codice Ateco alla partita Iva e di continuare a percepire questi compensi come redditi occasionali.
I redditi occasionali dovranno essere indicati nel quadro RL del modello Unico.
Cordiali saluti
Paolo Vannini says
Buongiorno!
Sono in procinto di avviare un’attività di consegne in bicicletta come impresa individuale e inoltre vorrei svolgere parallelamente e sempre con lo stesso mezzo una attività di piccola manutenzione e riparazione generale per la casa (infissi, porte, sostituzione lampadine, …), quest’ultima soprattutto a beneficio dei pensionati e anziani. Posso fare tutto con la stessa partita iva?
Staff says
Buongiorno Paolo, a nostro avviso è possibile esercitare entrambe le attività con la partita Iva di impresa individuale.
Sarà necessario indicare due codici ateco, uno per l’attività primaria e uno per l’attività secondaria.
A nostro avviso non dovresti incontrare particolari problemi per le attività descritte.
Cordiali saluti.
Gennaro says
Sono un libero professionista geometra, ho deciso di avviare un commercio online di veicoli, dovrei estendere la p.IVA anche a questa attività, la mia domanda è :” versando già i contributi previdenziali alla cassa geometri, con l’avvio di questa nuova attività i contributi previdenziali restano quelli della cassa oppure devo anche pagare all’inps? o una dei due?” grazie
Staff says
Buonasera Gennaro, nel caso di professionista iscritto alla propria cassa previdenziale con contemporaneo esercizio di attività commerciale sarà necessario tenere le due contabilità separate, pertanto dovranno essere versati anche i contributi INPS da commerciante.
In definitiva pagherai i contributi alla cassa geometri per la parte relativa alla tua attività professionale e i contributi alla gestione commercianti INPS per i redditi derivanti dall’attività commerciale.
Cordiali saluti
Alessandro says
Salve,
ho un’attività di commercio elettronico di quadri e stampe con codice ateco 47.91.10, verso i contributi inps alla gestione commercianti. Vorrei iniziare a vendere dei quadri che realizzerei io.
Per questa seconda attività devo aggiungere un’altro codice ateco che probabilmente sarà questo 90.03.09. altre creazioni artistiche e letterarie, oppure dovrò iscrivermi all’albo degli artigiani?
Versando già i contributi alla gestione commercianti li dovrò versare anche alla gestione separata inps per i redditi derivanti dalla seconda attività? Inoltre la contabilità dovrà essere separata?
Grazie anticipatamente per la risposta
Staff says
Buongiorno Alessandro, a nostro avviso il secondo codice ateco richiederebbe un inquadramento come artigiano, quindi non sarà necessario versare i contributi alla gestione separata.
Ma qualora l’attività da artigiano non fosse quella prevalente, l’iscrizione all’albo artigiani verrà rifiutata, pertanto si rimarrà iscritti in camera di commercio solo come commercianti.
Cordiali saluti
Mattia says
Buongiorno, sono un geometra libero professionista in regime dei minimi: per necessita’ devo avviare una attivita’ agricola. Posso avere entrambe le attivita? cosa comporta a livello fiscale avere 2 attivita’ come geometra e coltivatore diretto? grazie
Staff says
Buongiorno Mattia, puoi avviare entrambe le attività.
Una circolare dell’agenzia delle Entrate specifica come l’attività di coltivatore diretto, anche se attività soggetta a regime speciale, non precluda il regime dei minimi per le altre attività professionali (nel tuo caso geometra)
Le due attività però dovranno essere tenute con contabilità separata.
Cordiali saluti.
Anna says
Salve, sono un avvocato con p.iva nel regime dei minimi e iscrizione alla Cassa forense. Mi è stata offerta una collaborazione ad una rivista non scientifica, con contratto di cessione dei diritti d’autore per 6 mesi, prorogabili. Vorrei sapere come inciderebbe questo contratto sul mio attuale regime fiscale e contributivo e sulla fatturazione.
Grazie degli utilissimi articoli….
Saluti,
Anna
Staff says
Buongiorno Anna, a nostro avviso i compensi percepiti dal contatto di cessione dei diritti d’autore, potrebbero essere inquadrati anche come redditi diversi da indicare nel quadro RL del modello Unico, senza incidere sul fatturato della tua partita Iva.
Cordiali saluti
Anna says
Quindi dovrei fatturare separatamente? Con ritenuta d’acconto? Grazie in anticipo del chiarimento
Staff says
Buonasera Anna, a nostro avviso puoi fatturare separatamente, con ricevuta seguendo le indicazioni per la ritenuta d’acconto nella concessione dei diritti d’autore.
Cordiali saluti
antonio says
Buonasera vorrei aprire p iva con regime forfettario, attività principale consulente sommelier e secondaria (fatturati previsti bassissimi) commercio vino, devo comunque iscrivermi alla camera del commercio?
cordiali saluti
Staff says
Buonasera Antonio,se l’attività di commercio è esercitata con continuità è necessaria l’iscrizione in camera di commercio.
Ti indichiamo il nostro servizio per aprire la partita Iva come commerciante ed il servizio di gestione in forfettario. Entrambi ti consentiranno di abbattere i costi per lo start up.
A disposizione per chiarimenti
Cordiali saluti
Gaia says
Buongiorno,
Sono un coltivatore diretto e ho intenzione di aprire una seconda attività come disbrigo pratiche. So che non rientrando tra le attività connesse all’attività agricola, dovrò tenere le contabilità separate. Per quanto riguarda i contributi Inps come devo comportarmi? Versando già i contributi come coltivatore diretto?
Staff says
Buonasera Gaia, si la contribuzione e’ unica ed è assorbita dall’attività prevalente.
Cordiali saluti
Vincenzo says
Buonasera,
ho una ditta individuale di e-commerce, vendo attrezzature sportive.
Essendo in regime forfettario e volendo aggiungere un’altra attività, completamente diversa, ovvero quella di consulente marketing per le pmi, mi piacerebbe sapere se è possibile farlo e cosa comporterebbe, contabilità separata? Contributi doppi?Stesso regime? tassazione separata?
In attesa di un suo cortese riscontro La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Staff says
Buonasera Vincenzo, l’attività può essere aggiunta alla tua partita Iva, senza perdere il regime forfettario.
Se l’attività aggiuntiva venisse esercitata con carattere professionale sarebbe necessario l’iscrizione alla gestione separata INPS con aliquota al 24% e la tenuta della contabilità separata.
Se avessi necessità di un consulente online, valuta le nostre offerte.
Cordiali saluti
Lilla says
Buongiorno, ho una piva in regime forfettario come interior designer. Vorrei aprire un e- commerce per vendere oggetti per la casa e vernici che usonel mio lavoro. Devo aggiungere un codice ateco? E per la posizione previdenziale? Devo pagare i contributi anche come commerciante? Grazie mille
Staff says
Buonasera Lilla, sarà necessario inserire un ulteriore codice Ateco (47.91.10), ma ricorda che l’apertura di un e-commerce , comporta necessariamente anche l’apertura della posizione previdenziale come commerciante.
Se hai bisogno di essere seguita per la gestione e le pratiche siamo a tua disposizione.
Cordiali saluti
massimo says
Salve,
posso avere una delucidazione in merito alla mia attività, io sono registrato come ditta individuale e opero nel settore turistico balneare , ora è mia intenzione aprire un agriturismo con relative produzione agricola , posso esercitare con la stessa partita iva ?
Staff says
Buongiorno Massimo, confermiamo che l’attività proposta può essere esercitata con la stessa partita Iva.
Ovviamente sarà necessaria un’integrazione del codice Ateco e una variazione in camera di commercio.
Cordiali saluti
Simone says
Salve sono luca e ho una p.iva come artigiano che rientra nel regime dei minimi e che dal prossimo anno passerò al forfettario per il superamento dei 35 anni… vorrei sapere se con la stessa partita iva posso aprire un attività di venditore aumbulamte di prodotti alimentari o anche immettermi nel ramo del commercio on line di materiali di vario tipo senza superare ovviamente i 30000 euro di fatturato tra la mia attività di artigiano con la maggiore retribuzione e con le altre due occasionali… grazie in anticipo per la vostra risposta
Staff says
Buonasera Simone, l’attività potrà essere tranquillamente svolta con la stessa partita iva. Ad ogni modo aggiungendo l’attività di commerciante alla tua partita iva, sarà perso lo status di artigiano.
Cordiali saluti
Hola says
Salve, sono un medico chirurgo che aprirà la sua partita iva tra due settimane con regime dei minimi.
Oltre a ciò, svolgo attività di consulenze marketing e vorrei aprire una ditta individuale anche per questo lavoro, che non supera i 15.000€ annui.
cosa mi consigliate? Due ditte? Quello che mi pesa è il regime dei minimi su quella da medico chirurgo.
Staff says
Buonasera, siamo spiacenti ma non è possibile aprire due partite Iva con il medesimo codice fiscale. Tantomeno è possibile svolgere due attività diverse con due diversi regimi fiscali. Dovrà necessariamente svolgere entrambe le attività con un’unica partita Iva e lo stesso regime fiscale.
Cordiali saluti
Vincenzo says
Salve, sonoun imprenditore agricolo ma vorrei svolgere anche la professione di agente di commercio enasarco con un mandato diretto in altro settore..posso utilizzare la mia partita iva e svolgere entrambe le attività? Grazie
Staff says
Buongiorno Vincenzo, con un parere del Ministero dello sviluppo economico (n°74885 del 16/03/2016), viene affermato che l’attività di Agente di mediazione, oltre che ad essere incompatibile con il lavoro da dipendente, è incompatibile anche con tutte le altre forme imprenditoriali, compresa quella agricola.
Cordiali saluti
Rita says
Buonasera,spero non sia già stata fatta questa domanda,Io sono titolare di una partita iva ,per commercio abbigliamento donna,collaboro da un anno con un azienda di network marketing,con la quale non raggiungo i 5000,00 di provvigioni annue.Mi chiedevo essendo già in possesso della partita iva come mi devo comportare?
Grazie in anticipo dell’attenzione.
Staff says
Buonasera, a nostro avviso i redditi percepiti dall’attività di network marketing non devono confluire tra i redditi da partita iIa, ma possono essere considerati come redditi diversi.
Questo perché l’attività di network marketing, è completamente diversa dal commercio di abbigliamento donna.
Cordiali saluti
GIULIO says
BUONGIORNO. Complimenti per il sito davvero molto utile ed interessante. Spiego in breve la mia posizione. Ho 29 anni ho aperto partita iva nel 2012 come artigiano e tutt’ora rimanendo sempre sotto i 30.000 euro di fatturato annuo godo dei benefici di partita iva agevolata. Mi piacerebbe svolgere , oltre alla mia attivita di artigiano, anche l’attivita di vendita all’ingrosso (non alimentare) intendo cose come vestiti o attrezzatura sportiva. Vorrei capire una cosa! Posso rimanere sempre con gli stessi benefici della mia partita agevolata fino ai 35 anni se non supero i 30.000 euro annui svolgendo sia l’attività di artigiano che di venditore all’ingrosso???? i contributi inail inps.. che ora sono di 3600 euro annui rimarrebbero sempre la stessa cifra o l’aggiunta di un altra attività cambierebbe qualcosa!??? E domanda piu importante devo portare avanti due contabilità separate con libretto di fatturazione diversi? grazie mille per la risposta che sarà sicuramente esaustiva e molto utile.
Staff says
Buonasera Giulio, se rispetti i limiti di fatturato e gli altri requisiti, non perderai l’accesso al regime agevolato. I contributi INPS non aumenterebbero.
A nostro avviso in questo caso non è necessaria la contabilità separata.
Nicola says
Buongiorno, sono un ingegnere con p.iva individuale iscritto ad INARCASSA. Nel contempo sono amministratore socio unico della mia SRL da cui non percepisco stipendio ma verso cui emetto fatture per le prestazioni di consulenza.
Vorrei aprire una attività di ristorazione, sfruttando la mia p.iva (aprendo quindi un secondo codice ATECO). Mi è già chiaro il discorso della doppia contabilità e da quello che leggo dovrei passare alla gestione separata INPS, lasciando INARCASSA e pagando a quest’ultima solo il 4%.
Per evitare di lasciare INARCASSA e quindi evitare di interrompere la contribuzione, quali alternative ho ?
Ad esempio aprire una nuova SRLS per l’attività di ristorazione di cui divento amministratore stipendiato (quindi iscritto all’INPS) ? In questo caso come vengono gestite le contribuzioni ?
Grazie
Cordiali saluti
Staff says
Buonasera Nicola, INARCASSA non accetta iscrizioni ad altra forma previdenziale. Pertanto sarebbe necessario percepire reddito, con una modalità per la quale non è previsto il versamento contributivo ad altra forma previdenziale (INPS inclusa).
Cordiali saluti
maria daniela says
Salve, sono un ingegnere in regime forfettario,
Ho iniziato la coltivazione di zafferano e vorrei venderlo come produttrice. Posso aggiungere un codice ateco anche se nulla ci azzecca con la libera professione.
Grazie mille
Daniela
Staff says
Buonasera Daniela, l’attività agricola non preclude l’applicazione del regime forfettario. Pertanto può essere aggiunto il relativo codice Ateco ma si ricorda che dovranno essere tenute due contabilità separate.
Cordiali saluti
Roberto says
Buonasera e complimenti per il sito..
Sono architetto l.p. con p.iva r.ordinario dal 2001 e da quest’anno aderisco al r. forfettario.
In primavera inizierò nuova ulteriore attività di affitto di 2 appartamenti per vacanze che dovrebbe avere codice ateco (55.20.51?)
Vorrei sapere se:
– Dovrò versare i contributi all’Inps per questa II^ attività o non sono previsti contributi?
– Iniziando questa nuova attività potrò beneficiare del sostituto d’imposta al 5% o dovrò versarlo al 15% come per la “attività” di architetto?
Staff says
Buonasera Roberto, per la nuova attività dovrai necessariamente iscriverti alla gestione commercianti INPS, il che comporterebbe la fuoriuscita da Inarcassa.
L’imposta sostitutiva sarà al 15%, in quanto si tratta della medesima partita Iva.
Cordiali saluti
Fernanda Bocconi says
Buon giorno, ho una partita IVA (cod. 741030) di disegnatore, vorrei sapere se posso aggiungere il cod. 900309 (creazioni artistiche e letterarie), e quali sono gli oneri o conseguenze da valutare.
Vi ringrazio
Staff says
Buonasera Fernanda, l’aggiunta del codice Ateco 90.03.09, non ti comporterebbe particolari differenze, in quanto anche questo codice è compatibile con un profilo da libero professionista. Ad ogni modo, se applichi il regime forfettario. il 90.03.09 ha un coefficiente di redditività diverso, pertanto dovranno essere tenuti due sezionali divisi per la fatturazione.
Fernanda Bocconi says
Grazie
Mariangela says
Buona sera, sono un architetto e ho la partita iva con regime dei minimi. Dal prossimo anno svolgerò saltuariamente , nella stagione. Invernale, anche l’attività di maestra di sci. Potrò svolgere entrambe le attività con la stessa partita iva aggiungendo un altro codice ateco? Come funzionerà con i contributi previdenziali?potrò evitare la gestione separata considerando che l’attività di maestra di sci sarà comunque secondaria?grazie
Staff says
Buonasera Mariangela,
l’attività potrebbe essere svolta con la stessa partita Iva, ma non potrà essere evitata la gestione separata INPS, che fra l’altro precluderebbe il versamento dei contributi ad Inarcassa. Infatti ricordiamo che Inarcassa non accetta la contribuzione da coloro che sono iscritti anche ad altra forma previdenziale.
Cordiali saluti
Sabrina says
Buongiorno, sono un massoterapista e per collaborare con uno studio fisioterapico devo aprire la P.iva con il regime forfettario con cod ateco 869029 (esente iva prestazioni sanitarie) e con il cod 960909 per collaborare con un centro benessere. La fatture dovranno essere con n progressivo tenendo distinte quelle sanitarie dalle altre o alternandole in base alla data in cui vengono emesse ? e dall’importo delle prestazioni dovrò detrarre la ritenuta d’acconto del 20% ?
Grazie Sabrina
Staff says
Buongiorno Sabrina, considerato che i due codici ateco hanno un coefficiente di redditività diverso consigliamo di mantenere separata la fatturazione. Infine ricordiamo che nel regime forfettario non deve essere inserite in fattura la ritenuta d’acconto.
Cordiali saluti.
Francesca T says
Buongiorno, sono un medico libero professionista ma occasionalmente lavoro come hostess in fiera. Ho aperto la partita IVA solo per l attività medica. Devo modificare aggiungendo anche l altro codice ATECO?
Se si devo usare due blocchetti di fatture diversi? Oppure posso lavorare come prestazione occasionale con ritenuta d acconto e versamento all inps dei contributi previdenziali da parte del mio ddl?
Staff says
Buongiorno Francesca,
se l’attività di hostess è svolta occasionalmente, a nostro avviso, non è necessario aggiungere un codice ateco alla p.iva. In questo caso il versamento dei contributi all’INPS è dovuto solamente dopo il superamento della soglia di 5.000€.
Cordiali saluti
Fernanda Bocconi says
Buon giorno, ho scritto un piccolo libro che uscirà a fine mese. La tiratura è bassa – 500 libri. Vorrei sapere se quando riceverò i diritti d’autore (per una cifra al di sotto dei 500) potrò rilasciare una ricevuta di lavoro occasionale o si dovrò aprire una partita IVA. Grazie
Staff says
Buongiorno Fernanda, può essere rilasciata ricevuta per la cessione dei diritti di autore.
Se non è in possesso di p.iva, non è necessario aprirla.
Cordiali saluti
Fernanda Bocconi says
Grazie mille!
Luca Magnani says
Buongiorno; chiedo se è possibile per un webmaster e grafico con partita IVA nel regime forfettario avere due o più siti diversi per attività di sola grafica, sola creazione di siti o di postproduzione fotografica. In tal caso possono i siti avere nomi diversi, ma riferirsi alla stessa partita IVA? Molte grazie,
Luca Magnani
Staff says
Buonasera Luca, certo che è possibile.
Non ci sono limiti ai siti internet che può avere una partita Iva.
Cordiali saluti
Antonio Giordano says
Buonasera.
Sono un ingegnere libero professionista, regolarmente iscritto ad INARCASSA, attualmente nel regime dei minimi.
Vorrei affiancare alla mia attività anche la vendita di quello che progetto, ovvero nel caso progetto un impianto fotovoltaico, vorrei poterlo anche vendere.
Lo posso fare con la mia stessa partita IVA aggiungendo un altro codice Ateco?
Di conseguenza dovrei fare anche la gestione separata INPS?
Grazie anticipatamente per una vostra risposta.
Staff says
Buonasera Antonio, a nostro avviso il caso esposto è molto delicato.
In prima analisi sembrerebbe più adatta la gestione commercianti INPS, con contabilità separata.
Ad Inarcassa si continuerebbe comunque a versare il contributo integrativo.
Cordiali saluti
Francesco says
Salve, sono un commerciante in regime forfettario con codice ateco fino a 50.000 euro di reddito. Sto da poco svolgendo attività di network marketing con un azienda estera, con codice fiscale estero. Le provvigioni che percepisco dovrò inserirle nel quadro RL irpef come redditi diversi e pertanto vanno ad accumularsi sui redditi.. Vi chiedo se questa seconda attività è compatibile, pur essendo separata, con l’attività in regime forfettario che svolgo e se va fatta un unica dichiarazione annuale o separate. Inoltre è previsto un Inps a parte per questa seconda attività oppure no? Tenga conto che essendo una società estera senza sedi in Italia non rientra nella Legge italiana 173 del 2005 che tutela l’IVD (addetto alle vendite). Grazie
Staff says
Buonasera Francesco, se l’attività di network marketing è occasionale, è corretto indicarla tra i redditi diversi, in quanto relativa ad un settore diverso da quello dell’attività esercitata con partita Iva. In ogni caso, la dichiarazione dei redditi sarà unica, presentando il Modello Unico.
Cordiali saluti
matteo says
salve, non riesco a capire quali sono i codici ateco che possono essere fatti come professionista, quindi con gestione separata. sul sito dell’inps https://servizi2.inps.it/servizi/WADips/page/TabellaCodiciATECO.aspx sembra che ce ne siano tantissimi compreso addirittura 47.91.10 e tanti altri commercio! non riesco a capire. potrebbe chiarire? c’è una legge? tnx 🙂
Staff says
Buongiorno Matteo, l’INPS ha reso tutti i codici Ateco iscrivibili alla gestione separata con un recente aggiornamento. Ad ogni modo, si considerano da iscrivere alla gestione separata tutte quelle attività intellettuali esercitate come liberi professionisti. Le attività commerciali e di artigianato rimangono sottoposte all’iscrizione in Camera di commercio e all’INPS commercianti/artigiani.
Cordiali saluti
Chiara says
Buongiorno,
sto valutando la possibilità dell’apertura di una partita iva in regime forfettario con più codici ateco, il mio lavoro consisterebbe in insegnamento pianoforte e canto corale e prestazioni come organista in servizi liturgici e di restauro di opere d’arte (dipinti ecc). E’ possibile e come funzionerà con inps e inail?
Staff says
Buonasera Chiara, potrai aprire partita Iva con più codici Ateco.
Sarai iscritta alla gestione separata INPS e non avrai l’obbligo di iscrizione all’Inail, in quanto libera professionista.
Valuta il nostro servizio Go Professionista che ti permette di aprire la partita Iva gratis.
Cordiali saluti
Giovanni Bottan says
Buongiorno, posseggo P. IVA con regime forfettario nell’ambito della registrazione audio, e sto valutando l’avvio di una parallela attività di e-commerce.
E’ un attività di e-commerce classificata come commerciante e quindi soggetta ad iscrizione al inps commercianti/artigiani? Come influiresce l’aggiunta del secondo codice? Vorrei aspettare per vedere se il redditto supera i 5000€ prima di aggiungere un altro codice. Grazie!
Staff says
Buonasera Giovanni, l’attività di e-commerce prevede l’iscrizione all’INPS commercianti, anche se esercitata come attività secondaria. Saranno dovuti i contributi fissi suddivisi in 4 rate trimestrali. Con il regime forfettario può essere richiesta una riduzione del 35%, portando i contributi a 2.400€ all’anno, ovvero circa 600€ a trimestre.
Cordiali saluti
Elisa says
Buongiorno, vi domando se con un codice attività prevalente 74.10.10 (design autoprodotto e vendita di pezzi unici e piccole serie) e conseguente iscrizione alla cassa artigiani, sia possibile inserire dei codici secondari della stessa classe senza incorrere nella doppia contribuzione. I codici sono:
74.10.29 (grafica e illustrazioni)
74.10.30 (disegnatore tecnico)
74.10.90 (arredamento e interior design)
Molte grazie
Staff says
Buongiorno Elisa, a nostro avviso si.
Considerato che i codici presentati possono rientrare tutti in un inquadramento da artigiano, la posizione contributiva sarà solamente una.
Cordiali saluti
Simone says
Buongiorno,
sono un consulente in materia di salute e sicurezza sul lavoro, avrei intenzione di aprire una partita IVA ma sono indeciso se intraprendere l’attività come libero professionista o come ditta individuale: da un lato la ditta individuale mi consentirebbe di fare consulenza e di poter effettuare il commercio di prodotti antinfortunistici, mentre l’attività di libero professionista mi consentirebbe di assumere l’incarico da RSPP. Quale potrebbe essere la soluzione tecnicamente ed economicamente più consona? Si potrebbe confluire tutto in un’ unica Partita Iva? Grazie in anticipo per la risposta
Staff says
Buonasera Simone,
a nostro avviso la scelta dovrà essere fatta valutando quale attività nel tuo business è più importante tra il commercio elettronico e la figura di RSPP.
Vista la incompatibilità della prima con la figura di libero professionista e della seconda con la figura di ditta individuale.
A livello economico ricordiamo che l’inquadramento come libero professionista ti permetterà di pagare i contributi in sede di dichiarazione dei redditi in base al reddito ottenuto, ma con un’aliquota del 25,72%. L’inquadramento come ditta individuale prevede il pagamento dei contributi INPS in misura fissa, ovvero indipendenti dal reddito prodotto. La quota fissa dei contributi INPS ammonta a 3.600€, riducibile fino a 2.400€ se richiesta la riduzione del 35% prevista per gli appartenenti al regime forfettario.
Cordiali saluti
Alessandro says
Buongiorno, sono Alessandro, titolare di partita IVA agricola a regime speciale. Vorrei estenderla per esercitare l’attivita’ di istruttore di guida come libero professionista in regime forfettario. Mi dicono da più parti che le due cose sono inconciliabili, se non rinunciando all’agevolazione forfettaria. Eppure, mi e’ stata fatta notare l’eccezione della attività agricola “produttiva” come reddito agrario e non d’impresa, come da circolare Agenzia delle Entrate.
Staff says
Buongiorno Alessandro,
a nostro avviso qualora l’attività agricola non generi reddito d’impresa è possibile applicare il regime forfettario per le altre attività, così come previsto nel regime dei minimi.
Riferimento risoluzione agenzia delle entrate 27/E del 07/03/2017.
Cordiali saluti
Roberto says
Buongiorno,
sono un Architetto iscritto naturalmente ad Inarcassa, Vorrei prelevare un’attività di affittacamere, come è consigliabile procedere? Dovrei aprire una seconda partita iva? Conviene effettuare una simile operazione?
Cordiali saluti
Staff says
Buongiorno Roberto,
per rendere prelevalente l’attività di affittacamere è necessario aggiungere un codice Ateco alla propria partita Iva.
Questo comporterebbe però, l’iscrizione all’INPS commercianti per i redditi provenienti da questa nuova attività e la cancellazione da Inarcassa con successiva iscrizione alla Gestione separata INPS per i redditi da libero professionista. Questo perchè Inarcassa non accetta l’iscrizione ad altra gestioni previdenziali.
Cordiali saluti
Lela says
Buongiorno, sviluppo attività di consulenza e formativa per enti e gruppi e vorrei provare a commercializzare anche beni (libri, calendari e altro materiale, anche ideato da me) in un piccolo studio che vorrei affittare. Il commercialista mi ha molto “spaventata” in quanto ha detto che, attualmente, con il regime forfettario pago le imposte e l’INPS commisurati al reddito ma se vendessi anche dei beni – seppur collegati alla mia attività – avrei dei costi fissi annuali anche a fronte di vendite molto limitate. Non vi sono altre alternative? Se aprissi una ditta individuale sarebbe qualcosa di differente dalla partita IVA regime forfettario e potrei esercitare entrambe le attività (consulenza/formazione e vendita di prodotti) con imposte e INPS commisurate al reddito? Non esistono altre soluzioni percorribili, a vostro avviso, anche in base alle novità che si prevedono a livello fiscale? Grazie anticipatamente, un cordiale saluto, Lela
Staff says
Buonasera Lela, il problema non è il regime forfettario o la forma di ditta individuale.
Per vendere prodotti, qualsiasi sia il regime fiscale adottato, è necessario iscriversi in camera di commercio e alla gestione INPS commercianti.
Avendo così da versare i contributi fissi, indipendenti da quanto fatturato.
Cordiali saluti
moprovo says
Salve
sto valutando l’apertura di una partita iva nel regime forfettario. Ciò che mi blocca è se optare per la figura di lavoro autonomo(che si adatterebbe senz’altro all’attività princiaple e forse esclusiva) o a quello ditta individuale(che mi permetterebbe di offrie qlche servizio in più ed in modalità diversa).
Ora, visto che non riesco a risolvere questo nodo gordiano, chiederei:
posso avere una partita iva regime FORFETTARio coe autonomo ed un’altra sempre regime FORFETTARIO ma come ditta individuale?
Se è possibile, il fatto che l’ambito di attività sia più o meno simile, può essere uno svantaggio, un vantaggio, o irrilevante?
Sempre nel caso sia possibile, cosa succede con i limiti di fatturato per restare nel forfettario?
Grazie mille
Staff says
Buonasera,
avere due attività, una da libero professionista e una da ditta individuale è possibile, ma si sarebbe soggetti a una doppia contribuzione INPS. Ovvero Gestione separata per l’attività da libero professionista e gestione Commercianti per l’attività da ditta individuale.
In generale deve essere presa in considerazione la soglia con il limite di ricavo più alto, ma rispettando sempre i limiti di ricavo imposti per le singole attività.
Infine ai fini fiscali è irrilevante se le due attività sono molto simili tra loro.
Ad ogni modo le consigliamo una consulenza più approfondita per determinare l’inquadramento più adatto alla sua partita Iva.
Cordiali saluti
Pierangelo says
Sono un coltivatore diretto, vorrei pubblicare autonomamente un libro e in seguito fotografie del territorio in grande formato con minima distribuzione a livello localissimo. Dunque, codice seconda attività non principale (che resterebbe ovviamente quella agricola), contabilità separate, ecc. Da editore con un minimissimo giro d’affari, posso proseguire ad effettuare solo i versamenti inps dei coltivatori? Nel caso in cui mi limitassi al libro (per il quale potrei ricevere un contributo da una associazione) posso evitare tutto il “giro” indicando entrate e uscite come attività dell’ingegno occasionale? e pagando alla tipografie l’iva al 22%.
Staff says
Buonasera Pierangelo,
se decidi di vendere il tuo libro su portali terzi come Amazon e IBS, i compensi percepiti saranno da indicare come cessione del diritto d’autore, pertanto non andrebbero a ad intaccare l’inquadramento della tua partita Iva.
Cordiali saluti
Pierangelo says
MI scuso, ma dovevo specificare che il libro è un volume fotografico cartaceo che riguarda uno specifico territorio e per il quale potrei avere un sostegno economico parziale per la realizzazione.
Dunque escludendo i canali tipo Amazon, ecc. il quesito è più chiaro.
Staff says
Buonasera Pierangelo, in ogni caso, qualora sia necessario aggiungere un codice Ateco alla partita Iva, non sarebbe possibile evitare il versamento dei contributi ad altra gestione previdenziale INPS.
Cordiali saluti
federica says
Buongiorno, sono un architetto e ho la partita iva con regime dei minimi.
Sto valutando la possibilità di aggiungere una seconda attività come wedding planner, probabilmente in maniera saltuaria o comunque a chiamata. Potrò svolgere entrambe le attività con la stessa partita iva ? Come funzionerà con i contributi previdenziali?potrò evitare la gestione separata considerando che l’attività di wedding planner sarà comunque secondaria?grazie
Staff says
Buongiorno Federica, l’aggiunta dei codici Ateco per attività secondarie, per i professionisti iscritti ad un albo, non è semplice come negli altri, specialmente per gli iscritti ad Inarcassa.
Qualora venga esercitata un’altra attività in modo professionale, è necessario iscriversi alla Gestione separata INPS e versare ad Inarcassa solamente il contributo integrativo derivante dall’attività di architetto, in quanto Inarcassa non accetta gli iscritti ad altre forme previdenziali.
Cordiali saluti
Pier paolo says
Buongiorno sto per aprire un officina moto e nello stesso locale vorrei mettere anche vendita accessori moto ,l officina sarà comunque un locale a parte sempre al interno del locale più grande , posso aprire un ditta individuale che abbia due licenze una per officina e una per vendita ? La parte officina avrà 2 dipendenti e la vendita solo io
È possibile
Grazie
Staff says
Buonasera Pierpaolo, confermiamo che è possibile aprire una partita Iva con queste due attività.
Ricordiamo le dovute comunicazioni al comune per la parte commerciale.
Cordiali saluti
Genni says
Buongiorno, complimenti per la vostra professionalità e per le celeri risposte.
Anche io ho un quesito: ho iniziato un’attività di laboratorio artigianale (pasticceria) tempo fa, successivamente con l’aiuto del commercialista ho aggiunto un lavoro come agente di commercio. Attualmente emetto fatture con calcoli diversi ma con la stessa numerazione. Il mio commercialista dice che ho perso lo status artigiani ma ho parecchia confusione in testa. Ad esempio se acquisto o noleggio una macchina a quale attività devo far riferimento? Se invece acquistassi attrezzature per il laboratorio? E se volessi richiedere dei finanziamenti o incentivi per attività artigianali?
Grazie in anticipo per la risposta.
Staff says
Buongiorno Genni, in effetti per essere considerati artigiani, l’attività deve essere svolta in modo esclusivo. Anche a nostro avviso, aggiungendo il codice ateco di agente di commercio hai perso lo status di artigiano.
Per l’acquisto di beni o servizi, sicuramente possono essere ricondotti all’attività più inerente. L’acquisto o noleggio di un auto sarà sicuramente più inerente per l’agente di commercio, mentre le attrezzature da laboratorio per l’attività artigianale.
Cordiali saluti
Luisa says
Buongiorno, complimenti anche da parte mia per la precisione nel rispondere e per la competenza. Ho una libreria/erboristeria, sono l’unica intestataria. Il codice ateco prevalente è quello dell’erboristeria, quello della libreria è secondario. Adesso vorrei aprire anche una casa editrice (da tempo gestisco uno studio editoriale). I miei dubbi sono due:
– Posso semplicemente aggiungere un codice ateco alla mia azienda commerciale o devo aprirne un’altra?
– Cosa cambierebbe ai fini del versamento dei contributi Inps?
Grazie e cordiali saluti.
Staff says
Buonasera Luisa, a cose normali sarebbe sufficiente aggiungere un codice Ateco per l’attività che si vuole andare ad inserire.
Ad ogni modo, attenzione, l’attività di editoria di cui
all’articolo 74, primo comma, del D.P.R. n. 633/72 è soggetta ad un regime IVA speciale, pertanto comporterebbe la fuoriuscita dal regime forfettario anche per tutte le altre attività.
Cordiali saluti
VINCENZO says
sono un contribuente minimo con partita IVA aperta nel 2014 come professionista. Adesso nel 2018 voglio aggiungere una seconda attività di impresa con la tenuta di una contabilità separata. Devo per questa seconda attività aderire al regime ordinario o forfettario o posso agire anche per questa come minimo?
Staff says
Buonasera Vincenzo, il regime fiscale applicato, influenza la partita Iva, quindi tutte le attività svolte con essa.
Di conseguenza se si decide di aggiungere un ulteriore attività, anche questa sarà tassata secondo il regime dei minimi.
Cordiali saluti
Silvia says
Salve, ho una partita iva come venditore porta a porta, quindi con una tassazione ben diversa da quella di agente di commercio.
Vorrei aprire un e-commerce di abbigliamento in società con mia sorella. Che tipo di partita iva dovrei aprire e che variazioni potrebbe subire la mia attuale. Grazie
Staff says
Buonasera Silvia,
l’attività di venditore porta a porta, avendo un regime speciale Iva, non è compatibile con altre attività svolte nel regime forfettario.
Pertanto se si decide di aprire come ditta individuale sarà necessario cessare l’attività di porta a porta, o in alternativa applicare il regime ordinario (meno conveniente del forfettario).
Altra soluzione potrebbe essere quella di avviare una società, ma con costi di gestione sicuramente più elevati.
Cordiali saluti
Elena Fra says
Buongiorno sono un architetto in regime forfettario. Devo aprire una società agricola di cui sarò rappresentante legale e IAP. Penso di dover uscire da Inarcassa e aprire la Gestione Separata Inps, giusto? Posso mantenere il regime di vantaggio come Architetto?
Staff says
Buongiorno, dovrai cancellarti da INARCASSA ed iscriverti alla Gestione separata INPS.
Inoltre, a nostro avviso, non sarà possibile applicare il regime forfettario per l’attività di architetto.
Cordiali saluti
Francesco says
Buona sera,
sono socio ed amministratore di una srl (attività primaria industria, secondaria commercio) posizione per la quale ricevo un compenso.
Ora ho la possibilità di affiancare una seconda attività , quale agente di commercio per un’azienda terza orientato all’export (attività che svolgerei nel tempo libero)
Dovrei pagare 2 volte l’INPS? A quali tassazioni fisse minime dovrei andare incontro?
Altre due ipotesi che forse semplificherebbero la tassazione, ma forse più onerose:
-se dovessi aprire una ditta individuale che faccia sia commercio che agenzia ?
-se dovessi aprire una Srls che faccia sia commercio che agenzia, ricevendo un compenso quale amministratore?
Quale di queste tre ipotesi sarebbe la migliore a livello fiscale/contributivo?
(le ultime due ipotesi ovviamente permetterebbero di allargare lo spazio operativo dell’attività)
Ho letto che al momento, nella mia posizione , non potrei rientrare nel regime “forfettario” salvo correzione della legge (si parla di una dimenticanza nell’esclusione degli amministratori di srl nella legge prevista per il 2019)
Grazie
Staff says
Buongiorno Francesco,
se già iscritto alla gestione commercianti INPS, non è necessaria una seconda iscrizione.
Pertanto anche aprendo una ditta individuale come commerciante, non sarà soggetto ad una ulteriore iscrizione INPS.
Confermiamo infine che al momento nel nuovo regime forfettario è prevista come clausola di esclusione la partecipazione in una Srl.
Cordiali saluti
Silvia Algerino says
Buongiorno, Ho partita iva nel regime dei minimi come freelance nella creazione di siti web.
Se volessi aprire un portale di ecommerce per conto terzi, dove guadagnerei una percentuale sulle singole vendite ed eventualmente sui banner pubblicitari, come dovrei configurarmi fiscalmente?
Grazie mille e buona giornata,
Staff says
Buonasera Silvia,
a nostro avviso, considerato che l’attività indicata ha un carattere di impresa, sarà necessario iscriversi in Camera di commercio come ditta individuale e quindi anche alla gestione INPS commercianti.
Cordiali saluti
Franco Michelini says
Siamo una s.n.c. in contabilità ordinaria con 2 codici attività uno per la produzione e vendita all’ingrosso e al dettaglio di pizza e dolci con licenza comunale e l’altro in un indirizzo diverso per la sola produzione e vendita all’ingrosso di pane, fino ad ora abbiamo fatto fatturazioni distinte una per pizza e dolci e l’altra per il pane volevamo sapere se a partire dal 2019 potevamo iniziare con una fatturazione unica.
Grazie
Staff says
Buongiorno Franco, a nostro avviso a partire dal 2019 è possibile procedere con un’unica fatturazione.
Cordiali saluti
STEFANIA says
Buonasera, vorrei sapere se è possibile avere due partite iva da architetto. una per lo studio proprio ed una per creare uno studio associato. grazie
Staff says
Buonasera Stefania,
confermiamo che è possibile avere sia partita Iva individuale che per Studio associato.
Ricordiamo però, che la partecipazione nello studio associato preclude l’applicazione del regime dei minimi o del regime forfettario.
Cordiali saluti
Fabrizio says
Salve, le spiego la situazione attuale : Mia moglie titolare di ditta individuale con relativo negozio al dettaglio di vendita sigarette elettroniche. Vorrei aprire una cooperativa di produzione e lavoro 3 soci appunto io mia moglie e mia figlia maggiorenne : 1 passo cessione attività ditta individuale di mia moglie in cooperativa 2 passo aggiunta nuova attività NOLEGGIO CON CONDUCENTE che io posso svolgere al 100% ed essendo titolare di licenza 3 passo io socio lavoratore moglie e figlia soci associativi.
Logicamente gestione contabile separata IVA 10% per noleggio e IVA 22% negozio
Creda si possa creare una situazione come sopra descritta e se si può bastare solo la mia gestione INPS essendo socio lavoratore ?
Nella speranza di essere stato abbastanza chiaro Cordiali Saluti
Staff says
Buonasera Fabrizio, a nostro avviso la situazione prospettata è possibile.
La gestione INPS è da attribuire a tutti i soci amministratori. Non è dovuta se già coperti da posizione previdenziale come lavoratori dipendenti.
Cordiali saluti
Vincenzo says
Salve,io ho un’attività di ristorazione con un regime unitario,in quanto al momento dell’apertura ho dovuto investire circa €40.000,il problema è che vivendo in un luogo turistico estivo,e lavorando x soli 3 mesi,il mio fatturato è minimo ma mi trovo a pagare tasse molto alte.La domanda è,se volessi aprire anche un’altra attività,cosa mi conviene fare?Chiudere l’attività di ristorazione e riaprirla con un’altro nome x avere un regime ai minimi?Tenerla,e aggiungere un nuovo codice x un’altra attivita’?ho aprire un’altra p.i. ai regimi minimi x una seconda attività?
Vi ringrazio anticipatamente..
Staff says
Buonasera Vincenzo,
se l’attività di ristorazione è svolta come ditta individuale, non è strettamente necessario chiudere e aprire un’altra partita Iva per poter applicare il regime di vantaggio (ora chiamato Regime Forfettario).
Non puoi avere due partite Iva individuali aperte allo stesso nome, ma puoi avere una partita Iva con due codici attività.
Ad ogni modo per prima cosa valuterei se il regime forfettario, dove non è possibile dedurre i costi d’esercizio, sia effettivamente conveniente o meno.
Cordiali saluti
carlo trudu says
Salve, vorrei aprire partita iva (ditta individuale) con più codici ateco; alcuni rientrano nel campo di attività professionale ( es. consuleza/gestione inps separata) e alcuni altri nel campo dell’attività commerciale (es. gestione di campagne marketing/inps fisso commercianti). Premetto che l’attività prevalente, sia in mole d’affari che in fatturato, sarà quella consulenziale:
sotto il profilo contributivo a quale delle due casse ho l’obbligo di iscrivermi? Io chiaramente preferirei la gest. separata per via della proporzionalità al reddito, eviterei l’inps fisso.
Grazie mille per l’eventuale risposta!
Staff says
Buongiorno, premesso che l’inquadramento previdenziale corretto delle singole attività è quello indicato nel suo commento, fino a quando l’attività di marketing sarà marginale, potrà essere valutata la possibilità di mantenere solamente l’iscrizione alla gestione separata INPS.
Cordiali saluti
Silvio Spizzirri says
Buonasera, gestisco un’azienda agricola quale ditta individuale ed essendo medico libero professionista sulla partita iva con erge anche questa seconda attivita’; le contabilita’ sono ovviamente separate e sino ad ora nessun problema ma: come regolarsi con la fatturazione elettronica ?
Staff says
Buongiorno Silvio, a nostro avviso, la fatturazione elettronica non le causerà particolari problemi.
Potrà emettere le fatture con un sezionale diversa, in base al tipo di attività.
In tutti i casi, nei prossimi giorni, sarà disponibile un nuovo servizio formativo per dare supporto a chi ne avesse necessità, per la fatturazione elettronica.
Cordiali saluti
Francesco says
Buongiorno, complimenti la professionalità con la quale condividete queste informazioni, che a mio avviso non ha eguali.
Sono un Architetto che opera in regime forfettario iscritto ad Inarcassa, ho intenzione di aggiungere un secondo codice ATECO alla mia P.I. per poter svolgere un attività di commercio sfruttando la logistica di AMAZON con sede legale in LUSSEMBURGO ed ho da porvi questi quesiti:
– Inarcassa non accettando iscrizioni ad altri enti previdenziali impone la cancellazione, ma qualora tra qualche anno dovessi chiudere il codice ATECO inerente all’E-commerce dovendo iscrivermi nuovamente ad Inarcassa, perderei le agevolazioni del regime forfettario?
– Se la mia attività prevalente dovesse diventare quella dell’E-commerce esercitandola a vita, quanto versato ai fini contributivi ad Inarcassa fino all’apertura della gestione separata, andrà perso?
– Di contro se i contributi versati alla gestione separata, qualora dovessi cessare l’attività inerente all’E-commerce, andranno persi?
Grazie 1000
Staff says
Buongiorno Francesco,
la gestione dell’ente previdenziale non influisce sul regime fiscale adottato, pertanto non potranno essere perse le agevolazioni per Inarcassa.
Per quanto riguarda invece il versamento dei contributi a diverse gestioni previdenziali, sarà poi necessario richiedere la ricongiunzione dei contributi, al momento della pensione.
Cordiali saluti
Alessia says
Buonasera. Voglio esercitare l’attività sia di libera professionista sia attività didattiche (ho scritto un libro di storia territoriale e voglio vendere a chi interessato le mie lezioni a riguardo, sull’argomento del libro). Posso aprire la partita Iva versando contributi a inarcassa? Le vendite di lezioni sono esenti IVA in quanto attività didattiche e formative ai sensi del punto 20, dell’articolo 10, della legge Iva, Dpr 633 del 1972? Grazie
Staff says
Buongiorno Alessia, per maggiore chiarezza consigliamo di contattare direttamente il contact center di Inarcassa, ti sapranno aiutare sicuramente.
Cordiali saluti
Pasquale says
Buonasera. Sono un libero professionista con partita Iva, medico.Pago i contributi all’ordine dei medici. Da sempre appassionati di vintage ci piacerebbe aprire un negozio con mia moglie, dipendente pubblica amministrazione, la quale mi pare di aver capito non può fare null’altro di diverso. Il quesito è quindi se devo io aggiungere un nuovo codice per questa attività alla mia partita Iva e come ci si regola con i contributi. Grazie.
Staff says
Buonasera Pasquale,
sua moglie per aprire partita Iva, deve chiedere autorizzazione al datore di lavoro.
Se invece l’attività verrà svolta a nome suo, dovrà essere aggiunto un codice Ateco e iscritto all’INPS commercianti.
In questo caso le attività saranno svolte secondo una contabilità separata.
Cordiali saluti
STEFANO LANTERO says
Buongiorno io ho una partita iva e due attivita’, la somma del fatturato supera il regime dei minimi. Per quanto riguarda la fatturazione elettronica e la diversa numerazione tra le due attivita’ come mi devo regolare?
Staff says
Buonasera Stefano,
sulla numerazione delle fatture sarà sufficiente applicare un sezionale diverso per ogni attività svolta.
Cordiali saluti
Francesca says
Buongiorno
scrivo in quanto gestisco un hotel e ristorante. Stessa partita Iva e due diverse attività. Per differenziare la contabilità interna, volevo sapere se posso avere due diversi codici sdi per l’emissione della fatturazione elettronica anche se la partita iva è una sola.
Grazie per un cortese riscontro e buone feste!
Francesca
Staff says
Buonasera Francesca, il codice destinatario da comunicare all’Agenzia delle Entrate è unico per cui riteniamo la sua soluzione operativa non praticabile.
Cordiali saluti
Daniele says
Buonasera, siamo una società che vende gioielli, composta da 4 soci di cui un amministratore, vorremmo vendere anche servizi di grafica , informatica e comunicazione. è possibile farlo mantenendo una sola partita iva ? mi potete indicare la strada da percorrere per poter realizzare questo progetto?
Vi ringrazio cordialmente
Staff says
Buonasera Daniele,
se l’oggetto sociale lo prevede può essere fatto, altrimenti prima sarà necessario fare una modifica appunto dell’oggetto sociale.
Cordiali saluti
Aless says
Buongiorno Sono in procinto di aprire una partita IVA con un doppio codice Ateco sia come psicologo che come consulente esterno e assicurativo punto la mia domanda riguarda i contributi che dovrò andare a versare da un punto di vista previdenziale, resterò alla cassa delle mie figure professionali o alla gestione separata?
Staff says
Buonasera Aless,
se le due attività sono completamente diverse, sarà necessario iscriversi all’ENPAP per l’attività di psicologo e alla gestione separata INPS per l’attività di consulente.
Cordiali saluti
caterina says
Buongiorno ho una cartolibreria mi occupo anche di eventi per questo vorrei aggiungere un altro codice ateco inerente a ques altra attività.Vorrei sapere se la cosa e fattibile, e quali sono i costi per l aggiunta di un altro codice ateco.
Staff says
Buongiorno Caterina, le due attività sono compatibili tra di loro.
Per quanto riguarda i costi, può valutare il nostro servizio al seguente link:
https://www.regimeminimi.com/prodotto/variazione-dati-cciaa/
Cordiali saluti
Giancarlo says
Buon giono svolgo l’attività di agente di commercio vorrei aprire un negozio on line , devo aggiungre ii codice ateco del negozio on line, posso gestire le due attività con la stessa p.iva.
L’eventuale fatturazione della nuova attività segue come numerazione quella come agente, o devo gestire le due cose separatamente . Ai fini inps come dovrei gestirla.
Grazie
Staff says
Buonasera Giancarlo, a nostro avviso non ci sono limiti all’esercizio delle due attività.
Consigliamo di tenere separate le numerazioni delle fatture emesse nelle due distinte attività.
Ai fini INPS, essendo entrambe le attività regolate dalla gestione commercianti INPS, non dovrai pagare i contributi due volte.
Cordiali saluti
mario says
Salve.. ho cercato dappertutto ma non ho ancora trovato una risposta abbastanza chiara .
io ho 28 anni ho un contratto di apprendistato che scade tra circa 1 anno . stavo pensando di espandere due delle mie passioni a livelli piu professionali quindi aprire una partita iva, il discorso e che sono due attivita totalmente diverse tra di loro , una e il Fotografo per eventi ( matrimoni , battesimi ecc) e L’altra sarebbe il venditore di auto usate ,( in pratica compro auto con difetti visivi , riparo e vendo ) sarebbe possibile fare questa cosa con un unica partita iva? (rimanendo comunque nei minimi ) avendo anche un contratto di lavoro come apprendista di 8 ore settore trasporti? grazie mille per l’eventuale risposta
Staff says
Buonasera Mario, le due attività potrebbero coesistere. Dovrai iscriverti in camera di commercio come impresa individuale.
I contributi INPS non saranno obbligatori in quanto già coperto da posizione previdenziale, versata dal tuo datore di lavoro.
Cordiali saluti
Alberto says
Buongiorno,
Sono un fisioterapista di 28 anni e sono nel regime dei minimi (D.L. 98/2011) fino al compimento dei miei 35 anni, ho iniziato da un anno l’attività di venditore porta a porta (L. 173/2005) e quest’anno ho superato la soglia dei €6410,00 quindi devo aggiungere il codice ateco previsto. La domanda è: i due regimi possono coesistere?
Staff says
Buongiorno Alberto, una volta superato il limite di incassi, l’attività di porta a porta non può essere più considerata occasionale.
Pertanto dovrà essere aggiunto un codice Ateco per l’attività di vendita porta a porta.
Attenzione però, l’attività di porta a porta prevede un regime speciale Iva, che non può coesistere con altre attività sostenute con il regime dei minimi. Per continuare a svolgere l’attività di venditore porta a porta, dovrà essere abbandonato il regime dei minimi per le altre attività.
Cordiali saluti
Marta says
Buongiorno,
espongo il mio quesito: ho partiva iva in regime dei minimi fino al 2021, lavoro come libera professionista, Accompagnatore Turistico, non iscritta alla Camera di Commercio.
Poiché ho conseguito il titolo di Direttore tecnico di Agenzia di Viaggi, stavo pensando di creare una agenzia viaggi on line per poter offrire io stessa dei mini pacchetti turistici invece di passare sempre attraverso le agenzie viaggio, premesso che l’attività principale rimarrebbe accompagnamento turistico, la nuova attività sarebbe un punto interrogativo. Se non ho capito male: è possibile con la stessa partiva iva avere due attività differenti, ma dovendo iscrivermi alla Camera di Commercio per l’ipotetica nuova attività, dovrei versare tasse e contributi inps etc..separati per entrambe le attività, è corretto? Non fanno cumulo diciamo che sarebbero due entità distinte? In tal caso diventerebbe oneroso non sapendo l’entità della nuova attività.
grazie per il chiarimento, buona giornata e buon lavoro,
Marta
Staff says
Buongiorno Marta, l’attività di guida turistica è possibile esercitarla anche con carattere d’impresa, quindi iscritta in Camera di commercio.
In questo caso per entrambe le attività avresti la stessa gestione previdenziale.
Cordiali saluti
Cristina says
Salve, sto valutando di rilevare una lavanderia a gettoni alla quale abbinerei l’attività di sartoria e di vendita delle mie creazioni artigianali. Per certo starei sotto la soglia dei 30000 €. Non ho ancora una p.i., vorrei sapere a quale regime e a quali contribuzioni INPS sarei assoggettata. Grazie in anticipo per le vostre cordiali risposte!
Staff says
Buongiorno Cristina, per quanto riguarda il regime fiscale potrai scegliere se applicare il regime forfettario o il regime ordinario.
In una prima analisi, se si tratta della tua prima attività imprenditoriale, consigliamo l’applicazione del regime forfettario, in quanto in caso di rispetto di determinati requisiti potrai applicare un’aliquota di tassazione ridotta al 5% per i primi 5 anni.
Per quanto riguarda l’INPS, sarai sottoposta alla gestione commercianti, con il pagamento dei contributi fissi trimestrali. Il totale dei contributi sono di 3.600€ all’anno, ma con il regime forfettario si può richiedere una riduzione del 35%, portando i contributi a 2.400€ all’anno.
Di seguito riportiamo il link alla nostra guida sul regime forfettario:
https://www.regimeminimi.com/guida-al-regime-forfettario/
Cordiali saluti
Giuseppe says
Salve,
non mi è chiaro un esempio riguardo al regime forfettArio in multiattività.
Diciamo che siamo in presenza di 2 codici ATECO con coefficiente di redditività differente, ma medesima gestione separata INPS.
In questo caso va posto il segno di spunta su contabilità separata nel modello per l’apertura di P.IVA?
Grazie
Staff says
Buongiorno Giuseppe, considerato che il reddito imponibile deve essere determinato separatamente per le due attività seguendo il loro relativo coefficiente, che sia barrato o meno la casella contabilità separata varrà comunque il comportamento concludente del contribuente in sede di dichiarazione dei redditi.
Cordiali saluti
cosimo says
Una domanda: ho una SRLS (semplificata) quindi registrata in camera di commercio con un solo codice attività, posso aggiungere un altro codice attività?
Staff says
Buongiorno Cosimo, si, può essere aggiunto un codice Ateco, ma attenzione che sia in linea con l’oggetto sociale.
Cordiali saluti
Alessandro says
Salve,
Allora, ho appena aperto una partita iva come Coltivatore Diretto, cosi avviando un’attività agricola. Poiché sono anche abilitato alla professione di Agrotecnico laureato volendo svolgere eventualmente anche questa attività, come mi devo comportare a livello fiscale, posso farle entrambe ? E nel caso di altri lavori di tipo dipendente ?
Grazie mille, anticipatamente per una vostra risposta
Saluti Alessandro
Staff says
Buongiorno Alessandro, le due attività possono coesistere sia tra di loro che con altri redditi come quello da dipendente.
Cordiali saluti
Alessandro says
Grazie mille per la risposta, per l’attività professionale la posso esercitare a regime forfettario ? Dal punto di vista della previdenza, nel caso della libera professione devo iscrivermi alla “ENPAIA” , come Coltivatore Diretto sono iscritto all’INPS, come devo comportarmi ?
Scusate le molte domande, districarsi tra queste cose non è facile, come non è facile trovare qualcuno chiaro alla Coldiretti.
Cordialmente,
Alessandro
Staff says
Buongiorno Alessandro, a nostro avviso puoi esercitare l’attività professionale a regime forfettario.
Dal punto di vista della previdenza sarai soggetto a doppia contribuzione, ENPAIA e INPS.
Cordiali saluti
Claudio says
Buongiorno,
ho un’attività artigiana e una piccola attività agricola con volume inferiore a €7.000 (i clienti emettono quindi autofattura), devono consegnare al mio commercialista le autofatture per la registrazione? e gli acquisti? mi fanno cumolo nel reddito della mia partita iva o vanno indicate a parte? Grazie
Staff says
Buongiorno Claudio, se l’attività agricola è in regime di esonero, non sei tenuto alla tenuta della contabilità.
Pertanto la copia delle autofatture dovrà semplicemente essere conservata.
Ovviamente facendo attenzione a rispettare il limite dei 7.000€.
Solito discorso per gli acquisti sostenuti nell’esercizio dell’attività agricola, ai fini fiscali è sufficiente conservare le fatture.
I due redditi inoltre non fanno cumulo tra di loro, in quanto l’IRPEF si calcola sulla rendita dei terreni e non sul fatturato.
Cordiali saluti
Armando says
Buongiorno.
Sono un libero professionista, con p.iva regime forfettario. avendo intenzione di rilevare l’azienda agricola di mio padre mi ponevo un problema relativamente alla fatturazione elettronica.
Infatti, sebbene non obbligatoria per i privati la fattura elettronica è obbligatoria verso la PA.
In questo caso come faccio a gestire separatamente la fatturazione per la professione e quella per l’impresa agricola? il gestore che mi fornisce il servizio di fatturazione mi dice che con una partita IVA è possibile avere un solo contratto.
Staff says
Buongiorno Armando, è necessario creare due sezionali diversi per le fatture emesse per un’attività e le fatture emesse per l’altra.
Esempio: 1/A; 2/A; 3/A….. 1, 2, 3,…..
Cordiali saluti
ALESSANDRO says
Buongiorno, mi chiedevo nel caso di un installatore manutentore di impianti termoidraulici e che voglia ampliare la sua attività a vendita online e-commerce di ricambi caldaie e/o vendita di: caldaie e condizionatori?…
Attendo un vostro gentile riscontro. Grazie
Staff says
Buonasera Alessandro, tra i requisiti richiesti per l’attività di impiantista, non sono riportate incompatibilità con altre attività esercitate, pertanto a nostro avviso le due attività possono coesistere.
Cordiali saluti
Andrea says
buona sera puo in regime forfettario con una partita iva coesistere una attività commerciale e una artigianale grazie.
Staff says
Buonasera Andrea, si certo è possibile, possono coesistere un’attività commerciale ed un’attività artigianale.
Cordiali saluti
pierpaolo monteleoen says
buongiorno,
ho la partita iva come promotore finanziario in forfettario posso estenderla in via secondaria
al settore agricolo con soglia max 5000 annui per i contributi pac
grazie saluti pierpaolo
Staff says
Buongiorno, a nostro avviso è possibile avviare un attività agricola mantenendo il regime forfettario per l’attività di promotore finanziario.
Cordiali saluti
Lucian Burciu says
Buona sera . Ho una partita iva in regime forfettario , sono iscritto alla camera di commercio , e adesso , siccome ho comprato un terreno , vorrei aprire una partita iva di imprenditore agricolo . Ho capito che si può fare in regime di esonero . E possibile nel mio caso ? Grazie
Staff says
Buongiorno, l’attività agricola in regime di esonero non è in contrasto con altra attività svolta in regime forfettario.
Il regime agevolato in questo caso non verrebbe perso.
Cordiali saluti
Gennaro says
Buongiorno, attualmente sono disoccupato ed ho impiegato il mio tempo per formarmi.
Sono nel campo del Network Marketing (sotto i 5.000 annui), affiliate marketing, freelance e consulenza digitale. Ovviamente di tutte le mansioni sono a ricavi bassi in quanto sono partito da poco. Ma stò valutando di aprire p.iva ed inquadrare il tutto. Avendo diverse strade e diverse fonti come mi consigliate di partire?
Staff says
Buonasera Gennaro, potresti aprire inizialmente la partita Iva come libero professionista nel regime forfettario.
Attenzione però l’attività di Network Marketing (oltre la soglia di 5.000€ di incassi) è in contrasto con il regime forfettario, in quanto andrebbe esercitata l’attività applicano il regime speciale Iva del venditore porta a porta.
Cordiali saluti
Gennaro says
Grazie per la vostra risposta, quindi superati i 5.000€ nel campo Network dovrei aprire un altra p.iva giusto? E i contributi dovrei versarli sia normalmente che nella gestione separata Inps?
Staff says
Buonasera Gennaro, superati i 5.000€ per il Network Marketing, se si ha già una partita Iva, è necessario aggiungere questa attività tra quelle svolte.
In questo caso, se per le altre attività svolte viene applicato il regime forfettario, è necessario cambiare regime fiscale in quanto il forfettario è in contrasto con l’attività di Network Marketing.
Cordiali saluti
sergio says
Buonasera, ho aperto la partita iva l’anno scorso come ditta individuale con TIPO ATTIVITA’: 702209 – ALTRE ATTIVITA’ DI CONSULENZA AMMINISTRATIVA in regime dei minimi. Oggi vorrei attivare un secondo codice attività per fare servizio di coaching, ma non conosco il codice di attività.
Staff says
Buongiorno Sergio, non esistendo un codice Ateco ad hoc per l’attività di coaching, riteniamo che sia da ricercare nella classe 85.
Cordiali saluti
angelo says
Salve .
sono un agente immobiliare da 15 anni. dopo una società srl sono passato al regime forfettario.
Mi trovo benissimo. Ora vorrei aprire un B&b nella mia città.
E’ possibile farlo con la stessa p.iva? devo aprirne un’altra?
I ricavi dell’attività principale devono stare sotto i 65mila, giusto?
Staff says
Buongiorno Angelo, se si intende proseguire con l’inquadramento di ditta individuale, è necessario aprire il B&B con la stessa partita Iva.
Sarà necessario presentare comunicazione alla Camera di commercio e al comune dove avrà sede l’attività.
Cordiali saluti
Andrea says
Buongiorno, ho una partita Iva da artigiano posso lavorare anche in agricoltura Usando mezzi agricoli?
Staff says
Buongiorno Andrea, può essere fatto, ma per lavorare anche in agricoltura è necessario aggiungere un codice ateco alla partita Iva.
Ricorda inoltre che non svolgendo più l’attività da artigiano in modo esclusivo, si perderebbe appunto la qualifica di artigiano, quindi saresti cancellato dalla sezione Artigiani pur rimanendo iscritto in camera di commercio.
Cordiali saluti
Dario Gresti says
Salve,
sono un coltivatore diretto iscritto regolarmente all’inps e cciaa che versa regolarmente i contributi agricoli personali. Da quest’anno collaborerò con la stessa P.Iva anche ad un’attività di carattere autonomo diversa dall’agricoltura. E’ prevista per questa attività, l’iscrizione alla gestione separata. Devo per forza pagare i contributi anche per questa seconda attività? e in che misura rispetto al fatturato?
Grazie
Staff says
Buongiorno Dario,
in questi casi si è soggetti alla doppia contribuzione.
E’ necessario versare anche i contributi alla Gestione Separata, con l’aliquota ridotta del 24% in quanto già iscritto ad un’altra forma previdenziale.
Cordiali saluti
Cosimo says
Buonasera, sono un imprenditore agricolo principale in regime iva ordinario. Con la stessa p.iva svolgo l’attività di ingegnere libero professionista. Mi chiedo se posso mantenere il regime ordinario per l’agricoltura e optare per lo studio di ingegneria per il regime forfettario. Grazie.
Staff says
Buongiorno, a nostro avviso se viene applicato il regime Iva ordinario per l’attività agricola, non può essere applicato il regime forfettario per l’attività di ingegnere.
Cordiali saluti
Melania says
Salve, sono mesi che cerco ma non riesco a trovare nulla sulla mia situazione. Ho già una partita IVA servizi con regime dei minimi e iscrizione alla gestione separata INPS e ora sto avviando anche un’attività artigianale. Le due attività possono convivere nella stessa partita IVA? E vero che posso essere esonerata dal pagamento dei contributi per artigiani se pago già i contributi per il mio lavoro principale? Grazie.
Staff says
Buongiorno Melania, con la partita Iva è possibile svolgere entrambe le attività, ma attenzione che si ricadrebbe in una doppia imposizione contributiva.
Infatti, si dovrà pagare sia i contributi per la gestione separata che i contributi da artigiano.
Si sarebbe esonerati dai contributi da artigiano solamente nel caso dello svolgimento di un contemporaneo lavoro da dipendente a tempo pieno.
Cordiali saluti
daniele says
buongiorno sono Daniele sono socio al 49% di una azienda familiare di produzione di serramenti in alluminio con mio padre vorrei aprire un negozio ,e’ possibile avere due attività differenti ?se si dichiarando il minimo le attività vanno sommate insieme ? si usa un unica partita iva ? grazie anticipatamente
Staff says
Buongiorno Daniele, si possono avere due attività diverse con la stessa partita Iva.
Attenzione però, se socio di un’azienda familiare non è possibile usufruire del regime forfettario per la propria partita Iva individuale.
Cordiali saluti
Marco says
Buonasera sono Marco, geometra libero professionista iscritto cassa geometri.
Devo svolgere due nuove attività per rilevare le posizioni che furono di mio padre ovvero quelle di accompagnatore turistico e produttore di miele. L’intenzione è quella di chiudere l’attività di geometra entro 2-3 anni ovvero il tempo necessario a concludere i lavori in essere. Come posso gestire, se possibile, questa fase di transizione? Se possibile posso mantenere l’attuale posizione previdenziale oppure occorre aprire posizione INPS con i relativi costi previdenziali?
Grazie
Staff says
Buonasera Marco, per le attività di accompagnatore turistico e produttore di miele deve essere aperta una posizione INPS, anche se svolta in concomitanza con l’attività di geometra sottoposta al pagamento della CIPAG.
Cordiali saluti
Marco says
La quota INPS a quanto dovrebbe ammontare come contributo minimo?
Cerco che 6000 di cipag + insp è una cifra da perderci il sonno.
Approfitto chiedendo se esiste un modo per avere una sola contribuzione, magari anche in gestione separata non so … esiste una soglia di volume d’affari entro la quale potrei inserire i proventi di queste ulteriori attività nei redditi diversi?
Marco says
Grazie della pronta risposta.
Staff says
Buongiorno Marco, considera che la gestione separata la paghi in percentuale al reddito prodotto.
La soglia minima in realtà non esiste, anche se spesso viene indicato il limite di 5.000€. Per indicare quanto percepito tra i redditi diversi è necessario che l’attività sia svolta in forma occasionale, quindi non continuativamente durante l’anno.
Cordiali saluti
Patrizio says
Buonasera,
sono ingegnere libero professionista con partita iva (regime forfettario) iscritto ad Inarcassa.
Vorrei aprire una seconda attività di servizi online. Conviene aprire l’attività con la stessa partita iva o conviene altra forma di attività? Inoltre mi hanno riferito che aprendo con la stessa Partita Iva dovrei iscrivermi alla gestione separata INPS. Grazie mille
Staff says
Buongiorno Patrizio, la valutazione sull’inquadramento di questa nuova attività dipende molto dalle previsioni di fatturato. Ad ogni modo, inizialmente potrà convenire proseguire con l’attuale partita Iva.
Utilizzando la stessa partita Iva, se l’attività svolta non è inerente alla professione, sarà necessario iscriversi alla Gestione separata INPS e di conseguenza, cancellarsi da Inarcassa.
Questo perché Inarcassa non accetta gli iscritti ad altra forma previdenziale.
Ricorda che ad Inarcassa sarà comunque da versare il contributo integrativo incassato sulle fatture emesse per la libera professione.
Cordiali saluti
RAFFAELLA says
Buonasera, vorrei porvi un quesito:
mio marito ha una partita iva in regime ordinario e svolge attivita’ di medico di base , vorrebbe svolgere anche attivita’ di medicina del lavoro, e’ possibile aprire una nuova partita iva ed usufruire del regime forfettario solo per questa ultima attivita’? in modo da separare le due attivita’ e tassarle in modo autonomo? quale sarebbe la strada migliore da intraprendere? grazie mille per la vostra risposta
Staff says
Buongiorno Raffaella, purtroppo non si possono avere due partite Iva sul medesimo codice fiscale.
Si può esercitare due attività diverse con la stessa partita Iva, ma le attività dovranno essere soggette al medesimo regime fiscale.
Cordiali saluti
nicola says
Buongiorno,
faccio parte di un’azienda con partita iva che organizza viaggi. La nostra idea adesso sarebbe quella di vendere online anche gadget (magliette, felpe, cappelli..) con il nome della nostra azienda. Quali sono i passaggi da fare per poter iniziare questo tipo di attività?
Grazie mille.
Staff says
Buongiorno Nicola, sicuramente il primo passaggio è quello della comunicazione di inizio attività di commercio elettronico presso lo sportello SUAP del Comune dove viene esercitata l’attività.
Successivamente o contestualmente a quanto sopra, dovrà essere fatta la comunicazione in Camera di commercio, per l’aggiornamento dell’attività svolta dall’impresa.
Cordiali saluti
Gertrud Burbatti says
Buongiorno,
sto redigendo il mio business plan per la mia attività come libera professionista che spero di aprire a partire dal gennaio 2020,
Vi scrivo poiché tempo fa ho letto che i liberi professionisti con codice 90.03.09 (Altre creazioni artistiche) possono aprire un e-commerce e vendere le proprie opere d’arte senza dover iscriversi alla gestione commercianti inps. E questa cosa mi piaceva molto perché ho già avuto un’esperienza pessima come artigiana e non credo che le vendite delle mie opere possano sostenere un versamento inps basato sul minimale (ovvero pari a circa 3500 euro annui a prescindere che io raggiunga o meno il fatturato minimale): se ne andrebbe tutto il mio guadagno e probabilmente eroderebbe anche il mio utile delle altre attività in regime forfettario.
Inoltre questo codice non ha un coefficiente di redditività ma un’aliquota al 15% nel regime forfettario (significa quindi coefficiente a 85%?).
Gli altri codici ateco che utilizzerei sono i seguenti ed hanno tutti lo stesso coefficiente (78%):
73.11.01 (creazione campagne pubblicitarie)
73.20.00 (Ricerche di mercato e sondaggi d’opinione)
74.1029 (Altre attività dei disegnatori grafici: illustrazioni e grafica pubblicitaria) che sarà l’attività prevalente.
Quindi leggendo anche le altre risposte a questo posto, a parte l’attività come artista, mi sembra di capire che i restanti codici ateco essendo riguardanti lo stesso “campo” ovvero quello pubblicitario e avendo lo stesso coefficiente di redditività non dovrebbero avere ognuna la fatturazione diversa vero?
Vi ringrazio per la pazienza e son felice di aver trovato questo sito, se poi mi confermerete che non ho avuto le traveggole e non mi son sognata quello che ho letto circa l’ecommerce per artisti sarebbe ancora più bello. in caso contrario non saprei proprio come organizzarmi diversamente.
Staff says
Buongiorno Gertrud, purtroppo a nostro avviso quanto letto sul codice Ateco 90.03.09 non è corretto, in caso di vendita delle proprie opere è necessaria l’iscrizione all’INPS artigiani/commercianti.
Il coefficiente di redditività del codice 90.03.09 è del 67%, settore altre attività economiche.
Inoltre, confermiamo che sarà necessaria una numerazione separata per le attività con coefficiente diverso.
Cordiali saluti
gino cinotti says
Buongiorno sono socio accomandatario di una sas con codice ateco 62.01., oramai da 20 anni.
Sono iscritto all’inps artigiani/commercianti.
Vorrei aprire o la partita iva o soc di persone (se si può) con il nuovo regime forfettario ma con codice ateco 62.02.
Non ho ben capito se posso farlo farlo o se posso farlo ma rimanere all’aliquota del 15%.
Grazie mille e buon lavoro
GC
Staff says
Buonasera Gino, il socio accomandatario di una sas non può applicare il regime forfettario, in quanto sono esclusi dalla sua applicazione coloro che hanno partecipazioni in società di persone. Per applicare il regime forfettario sarà necessario chiudere la propria partecipazione nella sas.
PS: il regime forfettario può essere applicato solamente dalle partite Iva individuali e non dalle società di persone o di capitali.
Cordiali saluti
Laura says
Buongiorno,
ho 37 anni e vorrei aprire una PARTITA IVA per esercitare 2 attività diverse: consulente di marketing/comunicazione e insegnante di teatro. È possibile che queste 2 attività diverse rientrino nella stessa partita iva? Quali passi mi consiglia di compiere per ottenere le condizioni migliori? Grazie mille
Staff says
Buonasera Laura, confermiamo che le due attività possono coesistere con la stessa partita Iva.
Sarà necessario indicare un’attività primaria ed una secondaria, con i loro rispettivi codici Ateco.
Se il coefficiente di redditività delle due attività è diverso, consigliamo anche di tenere una fatturazione separata.
Cordiali saluti
Andrea says
Salve sono socio unico di una Srls e commercio in materiale informatico, vorrei con la stessa p.i. svolgere una seconda attività come elettricista. È possibile? Grazie
Staff says
Buongiorno Andrea, teoricamente le società possono svolgere le attività che sono state indicate nell’oggetto sociale.
Se tale attività non è indicata nell’oggetto sociale è necessario effettuare una modifica dell’oggetto oppure costituire una nuova società.
Cordiali saluti
aristide says
buona sera sono un coltivatore diretto con partita iva e pago i contributi inps voglio aprire una seconda attivita come venditore ambulante di prodotti non alimentari con la stessa partita iva dovrei versare altri contributi ?
Tenendo conto che l’attivita primaria e il fatturato maggiore sara quello da coltivatore diretto.
Grazie
Staff says
Buongiorno, a nostro avviso dovrebbero essere sufficiente i contributi versati come coltivatore diretto, in quanto risulterebbe l’attività prevalente.
Ad ogni modo consigliamo di contattare l’INPS per avere maggiori informazioni.
Cordiali saluti
Rosario says
Buonasera,sono un arredatore d’interni, non ho partita Iva in quanto mi appoggio a diversi negozi di mobili e faccio la prestazione occasionale.Vorrei iniziare a vendere mobili per conto mio però senza aprire un negozio ma bensì un ufficio di progettazione.Esiste qualche partita Iva che fà al mio caso? Grazie
Staff says
Buongiorno Rosario, nel caso in cui venisse fatta la vendita di mobili, magari online, è necessario aprire partita Iva come commerciante e iscriversi alla Camera di commercio.
In questo caso dovrà pagare i contributi fissi INPS trimestrali, di circa 2.500€ all’anno, divisi in quattro rate trimestrali da 624,67€.
Cordiali saluti
Daniele says
Salve e Complimenti per il blog
Sono Daniele e posseggo una piva dove gestisco 2 case vacanze in regime forfettario con ricavi sotto i 20000 € vorrei aggiungere un attività di e commerce di prodotti gastronomici ,se rimango sotto i 65000 € con tutte e 2 le attività posso operare con una sola p IVA ?e la contribuzione INPS rimane invariata?
Grazie anticipatamente
Daniele
Staff says
Buonasera Daniele, puoi aggiungere un codice Ateco alla tua attività.
Puoi adottare il regime forfettario per entrambe se non superi i 65.000€ di ricavi, con entrambe le attività. La contribuzione INPS resta invariata.
Maggiori informazioni puoi trovarle al seguente articolo Aprire e-commerce in regime forfettario.
Per Aggiungere un codice attività a quella già esistente, puoi utilizzare il nostro servizio Aggiunta Codice Ateco per Ecommerce
Cordiali saluti
marco says
Buon giorno, complimenti per l’articolo e le risposte date, difficile trovare di meglio in rete.
Sono un calzolaio (riparazioni) senza dipendenti in regime forfettario, ho intenzione dato la superficie in esubero del mio locale di creare un negozio di vendita borse e accessori in pelle, l’attività principale è la riparazione, quindi da quello che ho capito basterebbe aggiungere un nuovo codice ateco e iscrivermi in commercio?
per la contabilità come è meglio comportarsi? cosa dovrei fare ? la contabilità come andrà gestita dato che come riparatore non emetto scontrini e uso registro corrispettivi e invece come vendita borse dovrei eseguire lo scontrino fiscale?
se poi nell’anno in corso i ricavi della vendita (attività secondaria) superino gli incassi della primaria come dovrei comportarmi? passerei come commerciante in attività primaria e secondaria la riparazione? questo cosa comporterebbe alla mia attività di riparazione? perderei i vantaggi del forfettario?
In attesa cordiali saluti
Staff says
Buongiorno Marco, per avviare un’attività di vendita, deve essere aggiunto il relativo codice Ateco e fare comunicazione al SUAP del comune.
Infine dovrà aggiornare la posizione in Camera di commercio.
La contabilità potrà essere tenuta separatamente non saranno intaccate le agevolazioni del regime forfettario.
L’appartenenza all’Albo artigiani dipende dalla prevalenza con cui vengono esercitate queste attività, è chiaro che nel caso in cui l’attività secondaria prendesse il sopravvento sarà necessario cancellarsi dall’Albo artigiani e pagare i contributi INPS come commerciante.
Cordiali saluti
Marco says
Grazie mille per la risposta, molto gentili e veloci.
Staff says
Grazie a Te Marco
Un saluto
Maura says
Buongiorno sono un architetto libero professionista con partita iva (ditta individuale) ( cod adeco 71.11.00), collateralmente a questo vorrei creare dei servizi di grafica correlati all architettura o semplice grafica( cod Adeco 74.10.29 oppure 74.10.90) per cui potrei ottenere un finanziamento regionale. è possibile semplicementeaggiungere Un altro codice attività e restare sia all’interno dei minimi che con solo inarcassa? O l’attività di grafica viene vista come attività commerciale e quindi richiede registro camera di commercio ecc? Come posso muovermi? Grazie mille!
Staff says
Buongiorno, a nostro avviso, l’attività di grafica può essere svolta anche con un inquadramento da libero professionista.
Il regime fiscale non subirebbe variazioni, così come l’iscrizione ad Inarcassa, essendo l’attività di grafica un’attività correlata all’architettura.
Cordiali saluti
Brian says
Buongiorno, ho una impresa edile s.r.l.s e sono socio unico.
Il mio problema è che faccio il fotografo in discoteca e dovrei fatturare circa 1000 euro al mese dalle foto, come potrei fare?
grazie tante e cordiali saluti.
Staff says
Buonasera Brian, può aprire partita Iva in regime forfettario, la causa ostativa non scatta fino a quando con la partita Iva individuale non si fattura alla propria Srl.
Cordiali saluti
sergio says
Salve vorrei avere un informazione
ho una partita iva con vendita di pelletteria , ma vorrei espandermi con un’altra attività la quale ho bisogno di un secondo codice attività , quanto costerebbe aggiungerne uno nuovo?
inoltre è possibile comunque acquistare prodotti e fatturare anche non avendo il codice attività adatto?
grazie
Staff says
Buonasera Sergio, dipende che tipo di attività deve essere aggiunta, se soggetta a SCIA o meno.
Se si tratta di aggiungere un codice Ateco per la vendita di altri prodotti oltre a quelli di pelletteria, sarà necessario una pratica telematica da presentare al Registro delle Imprese con costi vivi di 35,50€.
Se si tratta invece di un’attività che richiede la presentazione di una nuova SCIA al comune, oltre ai costi riportati sopra, si può andare incontro al pagamento dei diritti di segreteria previsti dal Comune.
Di seguito riportiamo il link al nostro servizio di Variazione dati Camera di commercio, nel quale sono comprese le pratiche di variazione necessarie:
Link al nostro servizio di variazione dati CCIAA
Cordiali saluti
sergio says
Grazie , no non comprende scia in quanto i prodotti nello specifico saranno ricambi per moto ed auto , il mio commercialista mi ha chiesto 250€ in quanto mi dice che sia una ”pratica camerale”
mi conferma?
Staff says
Buonasera Sergio, le confermiamo che è pratica camerale, le avevamo già segnalato il costo del servizio che da noi costa 140 euro, puoi consultare la scheda prodotto con il link seguente:
Link al nostro servizio di variazione dati CCIAA
Cordiali saluti
sergio says
Grazie , anche se ho al momento un commercialista , posso effettuare l’aggiunta di categoria con voi?
Staff says
Buongiorno Sergio, il pacchetto è acquistabile anche se non sei un nostro cliente, è il primo passo per diventarlo!
Cordiali saluti
Andrea says
Buongiorno, sono un grafico/illustratore che esegue lavori su commissione (regime forfettario, codice ATECO 74.10.29), ma vorrei concentrare l’attività solo sulla vendita delle mie opere grafiche in serie (stampe su vari formati, qualche libro illustrato) da vendere attraverso altri negozi e librerie. Devo cambiare codice e quindi inquadramento previdenziale? Grazie, cordiali saluti
Staff says
Buonasera Andrea, in linea generale deve essere modificato l’inquadramento previdenziale. Nel tuo caso non ci hai specificato in che posizione ti trovi.
Cordiali saluti
carlo faggionato says
Buongiorno, post letto con molto interesse, grazie!
Se posso porre un quesito: mi chiedo cosa comporta avere 2 codici Ateco, in termini di formalità fiscali, burocratiche, esposizione a studi di settore (o indici ISA), versamenti a gestione separata, ecc, quando:
– i due codici (uno gruppo 68, l’altro gruppo 70) non danno luogo ad obbligo di separazione dell’attività, secondo quanto da voi spiegato molto chiaramente qui sopra;
– la somma dei due fatturati resta (purtroppo!) ampiamente entro i limiti del regime forfettario.
Grazie!
Staff says
Buongiorno Carlo, avere due codici Ateco con la stessa posizione contributiva in regime forfettario, non comporta problematiche particolari.
Questo accade perché non si è soggetti a studi di settore o ISA. Solo in caso di attività con coefficienti di redditività diversi, si deve prestare attenzione in fase di compilazione della dichiarazione dei redditi.
Cordiali saluti
Monica says
Salve sono una biologa iscritta all ordine con p iva e codice ateco
Devo fare una fattura per una scuola privata ed e’ un lavoro occasionale ( vorrei cmq emettere fattura) posso utilizzare il mio codice ateco oppure no perche’ non e’ specifico per l insegnamento?
Grazie
Monica
Staff says
Buonasera Monica, la prestazione occasionale può essere emessa solo quando si riferisce ad un attività completamente diversa da quella svolta tramite la partita IVA. Se la docenza è relativa alla tua professione puoi tranquillamente emettere fattura. Nel caso avessi necessità di un commercialista che ti segua online valuta il nostro pacchetto per i forfettari che comprende tutto il necessario, anche l’assistenza per tutti i quesiti sul forfettario.
Cordiali saluti
Cristina says
Buonasera , una delucidazione .
Ho già una partita IVA come professionista con una denominazione “A” , devo aggiungere un altro codice attività iva per un Beb che si chiama “B” .
E’ possibile avere con la stessa partita IVA , due denominazioni ?
Non vorrei che quando presento il modello AA9 indicando la denominazione “B” ed aggiungo il nuovo codice attivà iva , mi cambi anche la denominazione dell’ attivà di professionista.
grazie
Staff says
Buonasera Cristina, siamo spiacenti ma non è possibile, devi cambiare profilo di attività.
Cordiali saluti
Kiara L. says
Buonasera,
vorrei aprire una P.IVA a regime forfettario per attività di traduttrice e insegnante privata di lingue. Ho capito che dovrei:
1) Aprire P.IVA con 2 codici ATECO (74.30.00 e 85.59.30) ma che posso seguire un unica numerazione per quanto riguarda le fatture perché i codici sono entrambi al 78%;
2) che devo applicare la marca da bollo da 2€ ad ogni fattura superiore ai 77€.
Me lo potreste confermare?
Poi, se questa è la prima Partita Iva della mia vita ma ho utilizzato la ritenuta d’acconto (chiaramente mai superando i 5000€ annui) per diversi anni per lo stesso tipo di attività, sono considerata “start-up” al 5% oppure no? E dovrò inserire nella mia prima dichiarazione (2021 per l’anno 2020) dei dati pertinenti alle dichiarazioni al mio RPF 2019?
Scusate per le numerose domande, grazie in anticipo!
Staff says
Buonasera Kiara, grazie per la tua gentile richiesta. Ti confermiamo che le tue osservazioni sono corrette. L’applicazione della ritenuta d’acconto, non influenza la possibilità di usufruire della aliquota al 5% Cordiali saluti
Vanessa says
Buongiorno
vorrei aprire partita iva con due/tre diverse attività.
Volevo avere un confronto su alcuni aspetti.
Le attività sono:
– affittacamere;
– realizzazione di abbigliamento sportivo – sarta;
– vendita online delle mie realizzazioni effettuate su misura;
I miei dubbi sono sull’inquadramento INPS e sui codici ateco più corretti.
Devo versare l’inps a tre gestioni?
– affittacamere inps sezione ad hoc;
– sarta inps gestione artigiani;
– vendita online inps gestione commercianti;
Codici ateco più corretti da utilizzare:
– affittacamere 55.20.51;
– sarta 14.13.30 oppure 14.19.29;
– vendita online 47.71.10 oppure 47.91.10;
Grazie in anticipo
Staff says
Buongiorno, con le attività indicate non dovrà versare a tre gestioni INPS diverse, ma solamente alla gestione commercianti.
I codici ateco indicati sono corretti, per il commercio online l’unico disponibile è il 47.91.10.
La invito a richiedere una consulenza gratuita al nostro team per approfondire l’argomento, può farlo compilando il form dalla sezione contattaci
Cordiali saluti
Ben says
Buon giorno, sono titolare di partita iva agricola, come coltivatore diretto, da inizio 2023 sono passato a regime forfettario e con aggiunta di codice ateco come consulente marketing, da fine 2022 inoltre ho anche contratto full time determinato, che si trasformerà in indeterminato. Per quanto riguarda la mia posizione contributiva, dovrò pagare pìù contributi all’INPS?
Grazie in anticipo
Staff says
Buongiorno, se è iscritto come impresa individuale in camera di commercio, con il contratto da dipendente full time potrebbe richiedere l’esenzione dal versamento dei contributi INPS per la sua partita iva.
Antonio says
Buongiorno, sono un ingegnere con p.iva iscritto ad inarcassa ed anche allenatore sportivo.
Considerando le nuove norme contributive nel mondo dello sport e che inarcassa è subordinata ad un carattere di esclusività, è possibile aprire un’attività secondaria con la stessa p.iva e pagare i contributi previdenziali ad inarcassa per entrambi i redditi percepiti?
Cordiali saluti
Staff says
Buongiorno, tecnicamente l’opzione proposta non sarebbe possibile.
Per l’attività di allenatore sportivo, se svolta con partita iva, dovranno essere versati alla Gestione separata INPS.
Cordiali saluti
Nicola says
Buongiorno
Sono un fotografo iscritto all’artigianato.
Da poco ho acquisito le competenze per fare formazione sulla sicurezza dei lavoratori.
Volevo affiancare l’attività esistente (studio fotografico) con quella di formatore.
Posso farle entrambe come artigiano o devo creare due differenti contabilità.
Staff says
Buongiorno, a nostro avviso è possibile.
Sarà da aggiungere un codice ATECO secondario alla partita iva, lasciando come primario quello di fotografo per mantenere i requisiti di attività artigiana
Sergio says
Buongiorno anche se l’articolo è datato lo trovo molto utile e vi ringrazio per averlo pubblicato, corredato anche da articolate risposte ai quesiti dei singoli che sono parimenti utili.
Vorrei porre una domanda.
Sono un ingegnere iscritto ad INARCASSA con P.IVA in regime forfettario.
Vorrei aggiungere un secondo codice ATECO alla mia P.IVA relativo all’installazione di impianti.
Secondo quanto disposto dal DM 37/2008 dovrei obbligatoriamente iscrivermi alla camera di commercio per poter avere la relativa abilitazione.
Poiché l’attività prevalente sarebbe sicuramente quella professionale la CCIAA mi ha detto che la ditta (individuale direi) non sarebbe inquadrabile come artigiana.
Uno dei requisiti necessari per poter installare impianti è quello di possedere gli adeguati titoli tra cui (non esclusivo ovviamente) figura la laurea in ingegneria e le relative competenze/conoscenze.
Premesso ciò, da quanto ho capito, io:
1) potrei rimanere nel regime forfettario separando le contabilità.
2) Non essendo la ditta artigiana e non essendo l’attività prevalente ed avendo l’attività della ditta un nesso, credo, con le competenze di ingegnere potrei restare in INARCASSA o dovrei comunque iscrivermi all’INPS in quanto ditta registrata alla CCIAA (quale gestione però) uscendo da INARCASSA (salvo il 4% obbligatorio)?
3) Se capitasse, cosa più che possibile, che per un anno abbia solo redditi professionali e non legati all’attività della ditta come dovrei gestire la questione INPS/INARCASSA?
Vi ringrazio anticipatamente per l’eventuale risposta.
Staff says
Buongiorno, la ringraziamo per il suo intervento. Trattandosi di un argomento molto articolato, la invitiamo ad inviarci la richiesta tramite email, in modo che i nostri consulenti possano risponderle in modo esaustivo.
Cordiali saluti
Michele says
Buonasera, ho un negozio di giocattoli e avrei intenzione di aprire un sito e-commerce, con il commercialista abbiamo già inserito il codice ATECO per la vendita online, ma volevo chiedere, posso mettere al sito un nome diverso da quello del negozio? La ringrazio anticipatamente per l’aiuto. Buona serata.
Staff says
Buongiorno, ai fini pubblicitari è possibile dare una denominazione diversa al sito internet. Ovviamente se si trovasse nella casistica di dover emettere una fattura per una vendita generata sul sito internet, dovrà riportare l’intestazione della sua partita iva.
Cordiali saluti
Alice says
Buongiorno,
sono una logopedista con partita iva in regime dei minimi dal 2014 (non ho superato i 35anni di età) e devo aprire una seconda attività come psicologa. Non ho ben chiaro se la nuova attività sarà sempre regime dei minimi o dovrà necessariamente avere regime forfettario.
Inoltre per superamento dei ricavi dal 2025 dovrò passare al regime forfettario sulla attività già esistente, sulla quala si applicherà aliquota del 15% di tassazione.
Mi domandavo invece la nuova attività potrà beneficiare dell’aliquiota agevolata del 5% per nuova attività fino a compimento del quinquennio?
Grazie
Staff says
Buongiorno, grazie per averci scritto.
Tutte le attività svolte con la stessa partita iva saranno assoggettate ad un unico regime fiscale (ad eccezione per le attività agricole in regime di esonero), pertanto la nuova attività sarà comunque soggetta a tassazione secondo il regime dei minimi e poi dal 2025 secondo il regime forfettario con aliquota al 15%.
Cordiali saluti
Pamela says
Buonasera, sono psicoterapeuta iscritta alla cassa specifica per la mia professione (Enpap), in regime forfettario; vorrei pubblicare un libro inerente alla mia professione con Amazon KDP, dovrò iscrivermi anche alla gestione INPS commercianti e versare il contributo minimo mantenendo una doppia cassa, pur non avendo alcuna certezza sul guadagno minimo inerente a questa seconda attività? Oppure l’attività come psicologa, essendo prevalente, mi esenta dall’iscrizione all’Inps sull’attività di e-commerce?
Staff says
Buongiorno Pamela, se il libro è inerente la professione svolta, non è necessario aprire l’attività di e-commerce, sarà sufficiente indicare i ricavi come proventi da diritto di autore derivante dalla libera professione, in questo modo saranno comunque soggetti alla contribuzione ENPAP.
Pamela says
Grazie mille per il chiarimento, molto prezioso.