Il coadiuvante non costituisce ostacolo per i contribuenti minimi
Oggi parliamo dei coadiuvanti e della loro relazione con il regime dei minimi.
Analizziamo due casi:
- se un coadiuvante vuole accedere al regime dei minimi;
- se un contribuente del regime dei minimi ha intenzione di assumere un coadiuvante.
Prima però è necessario specificare chi è un coadiuvante.
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Chi è un coadiuvante?
Un coadiuvante è colui che collabora con un familiare che svolge un’attività in conto proprio, senza avere un rapporto di lavoro regolato da un contratto.
Si deve inoltre specificare che non tutti i collaboratori familiari sono riconosciuti.
Infatti si evidenziano fra questi, soltanto 5 categorie:
- coniuge;
- figli legittimi o adottivi;
- fratelli e sorelle;
- nipoti;
- parenti fino al 3° grado di parentela.
Coadiuvante che vuole accedere al regime dei minimi
La qualifica del coadiuvante, come attività esercitata nel triennio precedente, non costituisce nessun ostacolo al regime dei minimi.
Al riguardo, l’art.27 del Dl 98/2011 comprende nell’attività esercitata nel triennio precedente quella svolta in qualità di socio o collaboratore familiare.
Quest’ultima categoria però è associata ad un’impresa familiare e quindi ad un soggetto che fiscalmente percepisce un reddito.
La figura del collaboratore familiare non è quindi riconducibile a quella del coadiuvante.
Il motivo risiede nel fatto che al coadiuvante non viene attribuito alcun reddito partecipativo d’impresa o di lavoro autonomo.
L’ostacolo della mera prosecuzione dell’attività quindi non sussiste perché il coadiuvante non produce alcun reddito di lavoro autonomo o di lavoro dipendente.
Per tale motivo il coadiuvante può accedere al regime dei minimi.
Contribuente del regime dei minimi ha intenzione di assumere un coadiuvante
La legge 244/2007 comma 96 ricorda a tutti i contribuenti che, usufruendo del regime dei minimi, non possono sostenere spese per lavoro dipendente o subordinato.
Possono però, in alternativa avvalersi di collaboratori occasionali, retribuiti tramite voucher INPS .
E’ possibile quindi per un contribuente minimo avvalersi di un coadiuvante solo nel caso in cui le prestazioni offerte siano occasionali e quindi retribuite tramite voucher.
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Francesco says
Buongiorno mia moglie ha fatto domanda naspi per la disoccupazione visto che è stata licenziata. Io ho vorrei costituire un impresa famigliare con lei e quindi lei sarebbe virtualmente socia al 49%. Lei può continuare tranquillamente a percepire la disoccupazione o deve bloccarla? Oppure cosa posso fare ? Grazie
Staff says
Buonasera Francesco, l’indennità di disoccupazione è compatibile con il lavoro autonomo, se l’imprenditore non supera i 4.800€ di reddito.
Cordiali saluti.